Rassegna storica del Risorgimento

BARTHOLDY JAKIB LUDWIG SALOMO OPERE; CARBONERIA NAPOLI 1820-182
anno <1970>   pagina <8>
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Vladimiro Sperber
Benché il suo nome compaia raramente nelle memorie dei contem­poranei, vastissimo fu il raggio delle sue conoscenze. L'ormai vecchio Gon­falonieri incontrandone la nipote nel 1840 (<c Io sono un uomo infelice­mente conosciuto il conte Gonfalonieri ) lo ricordava come a uomo eccellente .1J Ma temo non fossero in molti a serbarne grato ricordo. Era dotato di una curiosità inestinguibile che probabilmente indisponeva i con­temporanei che ne costituivano l'oggetto, ma che risulta preziosa allo sto­rico perché egli nulla tralasciava per saziarla, vizio o virtù che fosse. E questa curiosità lo spingeva anche ad accorrere ovunque avvenisse alcunché d'interessante. 3Nfe fu testimone il MacFarlane che lo descrisse quale appariva nella Napoli costituzionale:
Il barone Bertholdy, ebreo convertito, conservava le abitudini e il costume della sua razza. Era uomo di bassa statura, il più occupato e il più curioso che possa immaginarsi, un vero intrigante politico. Dicevasi che egli tutto sapesse, e non è inverosimile, poiché sempre compariva fra tutti i tumulti e le agita­zioni popolari. Lo si trovava da per mito, quasi nello stesso tempo, frammisto ai partigiani di tutte le fazioni: parca che avesse il dono dell'ubiquità. Egli m'inspirò sempre come una sorta di sgomento nervoso, poiché in qualunque luogo mi recassi era certo d'incontrar la sua fisionomia sinistra e il suo sguardo inquisitore. I Napoletani chiamavamo l'Ebreo errante. ~)
Della sua ubiquità è inoltre testimone addirittura il Mettermeli: non esito infatti a identificare nel Bartholdy il petit juif qui est là [Napoli] parco qu'il est partout , unica fonte di notizie napoletane nei giorni di ansiosa attesa a Troppau.8)
Bartholdy è il nome di un fondo rustico acquistato agli inizi del Set­tecento dalla città di Berlino (borgomastro Bartholdy) per essere ceduto in un modo od altro, verso il 1730, allo Hofjude Itzig. Fu questo il nome che il giovane ebreo figlio di un (forse) non troppo ricco Salomon (cognome) e di una delle nove figlie di Itzig, Bella, aveva adottato, all'inizio del secolo XIX,
1) S. EEIVSEL, Die Familie Mendelsso'hn 1729 bis 1847. Nach Briefen unti Tngc-biichern, 2 voIL, Leipzig, 1929, voi. H, p. 167. (In ceravo parole o frasi in italiano
- od iu quello che gli untori ritenevano tale nelle originali opere straniere).
2) Citato in 0. PEIHWI. Storia del/e Società scerete dalle prime origini agli ul­timi tempi, 2 volli, Milano, 1863-64, voi. Ti, p. 214, . (Tradotto da C, MncFarlnno, The Uvea and Exploit* of Bandisti and Robbers, in ali parta of the morld, voi. I, cap. Vili, IL - - non bo potato reperire l'originale). Il Perini attribuisco i Memoirs al Bartholdy, e ambasciatore u' me1 tempi della Corte di Prussia presso il Pon­tefice.
s) R. ni"- MKrrmNiCH, Mémotre, documenti et écrlts divera loiaaéa par le Prince de Mctternich, ChanceUer de Cour et iPEtat, voi. Ili, Paris, 1881, p. 384. Come risulta dalie Lettere Bartholdy era allora occupatissimo a scrivere agli ambasciatori d'Austria e Francia a Boma.