Rassegna storica del Risorgimento

BARTHOLDY JAKIB LUDWIG SALOMO OPERE; CARBONERIA NAPOLI 1820-182
anno <1970>   pagina <11>
immagine non disponibile

// cavaiier Bartholdy ed i Carbonari IX
scato Dio sa dove (eppure il Gentz, frequentatore dei salotti del paren­tado, avrebbe dovuto sapere dove). Comunque si sia, il Nostro, uno dei più abominevoli di questa razza abietta , era stato esibito alcune volte dal principe nella propria casa, senza successo, però, se si eccettua un'unica signora, che Gentz non nomina per salvaguardarne l'onore, ma che il conte Mettermeli può indovinare . (Il Gentz, d'altronde, non sembra avere suscitato l'interesse del giovine giudeo). Questo ragazzo ha indub­biamente dell'ingegno ammetteva lo scrivente ma questo è appunto il peccato mortale degli Ebrei . *)
La sconfitta prussiana nel 1806 fece ardere in Bartholdy la fiamma del patriottismo. Non so se, come rilerisce il Weil, egli abbia effettiva­mente percorso la Germania per sollevarla contro Napoleone; fatto si è che, probabilmente primo giudeo prussiano, prese le armi contro l'invasore. Tenente nella Landwehr viennese si distinse nella guerra del 1809 e, forse, fu gravemente ferito a Ebersberg. 2* Sulla guerra tirolese scrisse anche un libro, troppo patriottardo forse per essere obiettivo, ma che sembra avere lasciato qualche traccia nella letteratura tedesca. Implicito riconoscimento dei suoi pregi panni il fatto che la famosa Bettina Brentano ritenne di poter vantarsi di averlo scritto lei stessa.8* (A Vienna Fanny Arnstein, nata Itzig, fu tra i più decisi sostenitori dei Tirolesi. I Mendelssohn, perse­guitati per il loro patriottismo prussiano, dovettero fuggire da Amburgo). La sua carriera al servizio dello Stato prussiano ebbe inizio presumibil­mente nel 1813 (Cancelleria di Hardenberg). Con incarico ufficiale fu al seguito dello Stato maggiore degli eserciti alleati fino all'occupazione di Parigi. Sempre nel 1814, inviato in missione a Londra, incontrò sulla nave il cardinal Consalvi. Non è improbabile che fosse proprio il Bartholdy a convincere quest'ultimo a presentarsi alla nazione britannica in tutto lo splendore dell'abito cardinalizio. I due procedettero da Dover a Londra in carrozze separate ma, giunte dinanzi alla residenza dello Zar, quella del
') Briefe von und an Friedrich von Gente, voi. 2, Briefe an und von Cari Gu­stav Brinckmann und Adam Mùller, Munchen-Berlin 1910, p. 227. La lettera, datata Salzbnrg 19 seti. 1804, riferisce che il primo oggetto che avesse colpito gli occhi dello scrivente all'arrivo nel Gasthof era stato < l'Ebreo , che però non l'aveva rico­nosciuto. Bartholdy, secondo Gentz, l'aveva visitato una sola volta (in. Germania?), forse perché non era rimasto soddisfatto dell'accoglienza. Gentz aveva frequentato gli Arnstein, come anche Brinckmann; questi corrispondeva colla Lea.
3) M. H. WEIL, Les dessous du Congrès de Vienne d'uprès les documents orìgi-naux des Archives du Ministèro Imperiai et Royal de VIntérieur à Vienne, 2 voli., Paris, 1917, voi. I, p. 90. n. Cfr. anche Allgemeine Deutsche Biographie, sub voce.
8) Dar Krieg der Tyroler Landleute im Jahre 1809, Berlin, 1814. (Non l'ho visto anche questo è di oltre 400 pp.). Per Bettina, cfr. W. VOKTIUF.DE, ed., Achim und Bettina in ihren Briefen. Briefweclisel Achim von Arnim und Bettina Brentano, 2 voli., Frankfurt a. Ì/L, 1961, voi. I, p. 88, n. Cfr. anche il giudizio positivo soprattutto da un punto di vista letterario di H. HEINE, Reisebilden, in Sameliche Werhc, voi. IV, Leipzig, 1912, p. 246.