Rassegna storica del Risorgimento
BARTHOLDY JAKIB LUDWIG SALOMO OPERE; CARBONERIA NAPOLI 1820-182
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1970
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Vladimiro Sperber
questi artisti tedeschi sprovvisti di tutto, spesso anche di pane. Inoperosi, incapaci di uscire da soli dalla difficile situazione. Non aveva altro modo di aiutarli che coi propri mezzi, non potendo ottenerne da Berlino. Perciò aveva deciso di affrontare gravi sacrifici economici e le inevitabili future amarezze a maggior gloria della patria. Si era deciso per gli affreschi perché: (la numerazione è sua), l) se l'opera riusciva, ne rimanesse un monumento imperituro proprio a Roma, centro del mondo artistico, ove si verifica in brevissimo tempo se un'opera sia bella o brutta o mediocre; 2) gli artisti pervengono ad una migliore conoscenza delle proprie capacità, essendo questo un genere di pittura che richiede una certa rapidità e non permette di meditare e ritoccare eternamente; 3) le dimensioni sono tali da rivelare meglio pregi e difetti; 4) vari giovani artisti vi lavorano insieme, e ciò stimola l'emulazione ed aiuto (nel correggere gli errori più vistosi} reciproci. Infine potranno vivere per un anno del loro lavoro. Agli artisti fu concesso di scegliere liberamente i soggetti. Bartholdy prese poi visione degli schizzi ed avanzò dei suggerimenti che furono accettati. Rinunziò persino al possesso dei cartoni (mandò delle copie al suo Re) perché non lo si potesse accusare di speculazione. L'appartamento non era suo e prevedeva di doverlo abbandonare per ragioni finanziarie alla scadenza del contratto.ì ) In effetti si dirà poi che aveva avuto gli affreschi a prezzo bassissimo, dimenticando che non aveva avuto nulla, e che prima di e Casa Bartholdy nessuno era disposto a dare uno scudo agli artisti.2) Per lui si era trattato veramente di un grave sacrificio finanziario ma, commentò Henriette Mendelssohn, Bartholdy I, come Leone X, non sa contare.3) Casa Bartholdy divenne quasi una sala di esposizione: tutti volevano vedere gli affreschi, molti li copiavano. Il proprietario, quando si assentava, vi lasciava il servo perché li mostrasse a chiunque chiedeva di vederli. *)
i) In HENSEL, Fnmilie Mendelssohn, I, pp. 119-121 (6 febbraio 1817).
2) Passa vani accenna a condizioni restrittive, a finanziamenti sufficienti appena per arabeschi e piccoli dipinti, ecc. (citato in G. POENSCEN, C. Ph. Fohr und das Co fé Greco, Heidelberg, 1957, pp. 6344). Ma fu forse il più maligno ed invidioso tra i contemporanei. La Dorotheo, nel mentre accusava B. di incitare Massimo a non pagare più di (pianto già era stato pattuito con Cornelius, ammette che egli aveva ottenuto la sua stanza a prezzo molto conveniente perché era stato il primo ed aveva acquisito grandi meriti verso gli artisti, FINSE, Briefwechsel, p. 78. Per ben delineare lo stato d'animo della donna: il marchese Massimo, Italiano Dans la force du termos considera gli affreschi commissionati una speculazione, ad opera compinta venderà In villa a prezzo maggiorato, p. 134. In una lettera del 21 ago. 1819 chiese al coniuge di inserire nel saggio complimenti a Canova per l'affresco del figlio e di Eggers in Vaticano, commissionati da Ini, per impedire die gli stessi fossero cancellati, pp. 260.270.
8) HKNser., Vutnilin Mendelssohn, 1, p. 121. B. aveva scritto che passava delle noni insonni a pensare a rome procurarsi il danaro.
*) e Da vari viaggiatori ho sentito con molto dispiacere, che hanno tentato in. vano di vedere la camera dipinta, e elle non hanno mai trovato nessuno a casa da