Rassegna storica del Risorgimento

BARTHOLDY JAKIB LUDWIG SALOMO OPERE; CARBONERIA NAPOLI 1820-182
anno <1970>   pagina <24>
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Vladimiro Sperber
Le venti tre e mezza. Ultimo titolo di merito, in ordine cronologico del Bartholdy fu la tempestiva pubblicazione di una breve biografìa di Consalvi la prima dopo la sua morte. Si tratta di un libriccino tuttora valido, omaggio all'amico defunto ma senza oltraggi alla verità. Vi sono molte omissioni, particolarmente per quanto riguarda gli anni della Re­staurazione, ma è lo stesso autore ad avvisarci di non avere né voluto né potuto J> fornirci la storia completa , che molti eventi erano ancora troppo recenti per essere riferiti. x* La prima parte è alquanto dettagliata contiene persino una poesia giovanile di Consalvi e vuole essere una documentata difesa dell'operato consalviano durante la dominazione napo­leonica. Nella seconda parte l'autore riassume criticamente i risultati della sua politica all'interno ed all'estero. Tratta anche ampiamente della pro­tezione accordata alle arti, il rinnovato impulso agli scavi, ecc. pur notando poi ohe personalmente Consalvi non fu un conoscitore né ebbe gusto arti-stìeo e che non acquistò mai quadro o statua per se stesso.2) Il dettagliato bilancio della politica interna risulta prevalentemente negativo, ma l'autore ne attribuisce la colpa ai nemici del segretario di Stato, e spiega il migliore successo in politica estera col fatto che in questo ambito i suoi nemici gli concedevano maggiore libertà d'azione. A Vienna Consalvi aveva compreso ed assimilato Io spirito dei nuovi tempi, ed avrebbe voluto applicarlo nel suo Stato, ma non trovò comprensione a Roma. z> Consalvi paragonava l'epoca della Restaurazione a quella della Riforma, e conseguentemente ri­tenne opportuno conservare, in politica estera, una perfetta neutralità di fronte a tutti i conflitti internazionali ed interni, purché non ne fossero minacciati gli interessi della Chiesa. Il che spiega, secondo l'autore, la a apparente apatia consalviana durante gli sconvolgimenti spagnoli, por-
Achim und Bettina, I, p. 65, e la sua corrispondenza dei primi anni). Aveva anche progetti meno grandiosi nn affresco nella sua Biblioteca finanziato coi proventi di pubblicazioni altamente retribuite in Inghilterra [Lebensiiuchrichten... Niebuhr H> p. 256) ma la differenza è appunto nel fatto che mentre l'uno agiva coi pochi soldi a sue disposizione, l'altro costruiva castelli in aria con danaro a venire. Niebuhr forse esagerò quando scrisse che la sua presenza a Romu aveva agito potentemente, per parlare senza sciocca modestia, sulla nuova luce accesasi nell'arte ma aiutò moltissimi con raccomandazioni ecc. Anche se il suo entusiasmo ini zi ni*; andò scemando fogli anni, eccezion fatte per ;il suo favorito Cornelius, e molti artisti avessero cessato di frequentarlo, (non interessa chi non può aiutarli finanziarmentc ehi non considera l'arto la cosa più interessante...., ivi, p. 395). Gli affreschi di Cosa Bartholdy > sono ora n Berlino.
i) BABTHOLDV, Conurtlvi, p, 84.
3) lui, p. 71. Cfr. anche pp.. 7>8 per musica.
s) Ivi, pp. 60 sgg, Già al Congresso di Vienna Consalvi aveva espresso al B. la sua disperazione- per quello che avveniva a Remo, gli errori che vi commettevano Pacca ed i Sala, (anche relativamente agli Ebrei), in WEIL, Las dessous da Congrès do Vienne, 1, pp. 9041.