Rassegna storica del Risorgimento

BARTHOLDY JAKIB LUDWIG SALOMO OPERE; CARBONERIA NAPOLI 1820-182
anno <1970>   pagina <29>
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IL caixtlier Bartlwldy ed i Carbonari 29
copiare da pittori emblemi carbonari altrettanto segreti., non per dileggiare la poca serietà e la venalità dei Napoletani come credette il Luzio bensì per allontanare ogni sospetto ch'egli stesso avesse appartenuto a qual­che società segreta, ciò che negò recisamente. *) Si sospettò infatti che egli si fosse iscritto ala Carboneria per scoprirne i segreti, ma ciò sembra sommamente improbabile anche considerando il fatto che si muoveva in ambienti non carbonari. Ciò sembra anche comprovato dal fatto che non fu molestato dal governo prussiano mentre il suo amico polacco, ma suddito prussiano, conte Radowskj lo fu a lungo al suo rientro in patria. Notiamo che questo personaggio, cui Borrelli aveva attribuito i propri Casi memora­bili e ritenuto mitico finché il Croce non gli ebbe restituita una propria personalità, partì da Napoli assieme a Bartholdy a meno che ne fosse stato impedito all'ultimo momento e non col Clerkon, come asserì il Witt.2)
La presenza di Bartholdy a Napoli sembra avesse suscitato notevole ap­prensione ed ostilità, in città ed altrove. La Carboneria se ne occupò a più riprese, e concluse che era un personaggio mandato qui per dare qualche giudizio decisivo per illuminare le corti .a) Se ne occuparono anche le
1) Denkschriften, pp. V-VII. Non essendo mai stato membro di società segrete, ecc. l'autore non aveva (onte più sicura della pubblicìstica, le comunicazioni orali dei settari offrivano minore garanzia. Le pubblicazioni spesso servivano a finanziare le vendite che le pubblicavano. Vi erano librerie specializzate in pubblicazioni car­bonare, e normalmente bastava pagare il doppio. (Se esitavano, ai mandava il servo: Certo, Signore, è proibito, ma come si fa, per guadagnare qualche cosai ). Ed il pit­tore che, se richiesto, esibiva i propri schemata per garantire l'autenticità della ripro­duzione: e So Excellema, ch'io sono spergiuro, e per questo Vostra Eccellenza, deve pagarmi bene >.. Ma sospetto che almeno alcune delle illustrazioni dei Memoirs fossero opera dei prussiano Professore Rabe (il pittore Joseph Raabe, che a Roma abitò a palazzo Zuccari). Per questi il B. chiese un lasciapassare per non avere aperte e ricercate alla frontiera le copie di quadretti ch'egli porta seco (Lettere, 15 die. 1820). Doveva trattarsi di quadretti particolarmente allergici agli sguardi della dogana pontificia se il 29 die B. rinviava irritato un lasciapassare per Porta S. Giovanni, non liberandolo dalla visita, ma solamente permettendo di farla in casa; Ci (sic) vuole il lasciapassare bello buono e semplice,....
2) B. Caoce, Un polacco carbonaro in Italia nel 1820-21: il conte Radonsfci, in Aneddoti di varia letteratura, voi. Ili, Bari, 1954, pp. 447-450. La parola definitiva sul personaggio e sulle sue vicende post-napoletane, sembra averla detta Giuseppe MARTI-MOLA, (cfr p, e*., // Conte Onofrio Radowskj in Bollettino Storico della Svizzera Ita­liano, 1952, pp. 49-53) che corregge anche alcune informazioni fornite al Croce da auto* riti polacche. II Bartholdy aveva chiesto (Lettere, 13 mar. 1821) che Garroni avvisasse Ramdobr ch'io conduco con me il C.le Radowsky >. U suo nome appariva anche in una lettera precedente (2 mar.) : Dito ancoro olla S.ra Baronessa di Ramdoltr che il suo vicino e qui seguiva il nome, poi finamente cancellato ma leggibile, e la scritta sovrapposta che le fa tanti complimento - èie fa diro che e certo che la difesa delle truppe Napolitano sari seria. Anche 11 Croce accenna alla familiarità di R. con Bartholdy.
8) Lettere, 17 ottobre 1820.