Rassegna storica del Risorgimento

BARTHOLDY JAKIB LUDWIG SALOMO OPERE; CARBONERIA NAPOLI 1820-182
anno <1970>   pagina <35>
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// cavalier IlariIwldv ed i Carbonari
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anche se lo avesse Catto, fosse giunto ad una valutazione positiva della bor­ghesia' provinciale nei confronti di quella napoletana, quale si riscontra presso alcuni viaggiatori stranieri.r) Il profilo storico della Carboneria po­trebbe anche essere esatto, ma i molti documenti riguardanti la Carbo­neria durante il nonimestre riescono, nel migliore dei casi, a descriverne la struttura ufficiale e nulla più. Ora nelle provincie, durante il nonime­stre, si ebbe l'egemonia della borghesia esercitata per mezzo della Carbo­neria. Nelle fasi iniziali del proprio predominio la borghesia aspira a pre­sentare la propria egemonia non come dittatura di una classe, bensì come confluenza ed armonizzazione di tutti gli interessi economici e politici in un fronte unico compatto rivolto verso, e contro, l'esterno. (Donde anche la necessità di un nemico esterno che agisca da coagulatore delle contra­stanti forze interne). Per lo storico, l'aspetto che merita maggiore atten­zione in un simile momento, è costituito dalla forza coercitiva esercitata dalla borghesia sulle altre classi, la sua struttura, la sua efficacia, ecc. Il metro migliore per misurarne l'efficienza dovrebbe essere pertanto fornito dalle concessioni cui la classe dominante è costretta da quelle soggette. Ovvero, ogni concessione agli interessi di altre classi, che intacchino i pro­pri, può anche essere considerata mossa utile ad allargare e rafforzare il fronte interno, ma costituisce, oggettivamente, un indebolimento della sua egemonia e prelude alla sua messa in questione. Se le leggi eversive della feudalità discusse dal Parlamento avessero potuto essere realmente attuate in Sicilia, la borghesia ed i contadini colà avrebbero anche potuto allearsi momentaneamente nella lotta contro il feudalesimo. Nelle provincie al di Olia del Faro questo processo aveva già avuto luogo, essenzialmente a favore della borghesia, e la cancellazione di tutte le vestigia ereditate dal passato, cui mirava ora quest'ultima, comportava anche, per i contadini, la perdita di privilegi e vantaggi connessi al vecchio sistema. Dell'attuazione della politica economica borghese avrebbe beneficiato a lungo andare anche la classe contadina ma oggettivamente questa si trovava confrontata da una perdita immediata a vantaggio di ipotetici vantaggi futuri, donde aree più o meno estese di resistenza. Oggettivamente, però, l'opposizione con­tadina, laddove si aggrappava al passato, e questo fu il caso più frequente, veniva a trovarsi sulla stessa linea delle forze più retrive della società. Salvo alcune frangie ultrarivoluzionarie ci troviamo pertanto di fronte, nelle provincie, ad una sola classe veramente rivoluzionaria, quella bor­
ii Cfr. R. KEI'I'EI. CHAVK.N, A Tour through the Southern Province of the Kingdom of Naples..., London, 1821: Considera- la borghesia provinciale di gran lunga superiore a quella napoletana, e noia, che Hterature and general infortuni imi, bowever abstract ed in their circulation by the naglect of un inaetivo governmcnl, are neverthcless diffused through the remote districa of ilio Neapolitan realnu, to a degree dfapropor-tiwnaiely exceeding the quota of knowledge ohservoble in the metropoliti, p. 440.