Rassegna storica del Risorgimento
BARTHOLDY JAKIB LUDWIG SALOMO OPERE; CARBONERIA NAPOLI 1820-182
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1970
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Vladimiro Sperber
nella monarchia costituzionale fosse impossibile realizzare molte delle loro aspirazioni, e che in definitiva essi, o perlomeno anelli che egli chiama gli ultracarbonari, speravano di realizzarle nella repubblica. Il riferimento alla rivoluzione francese qui è ovvio, e l'autore dimentica che appunto le vicende della rivoluzione francese avevano insegnato molte lezioni ai costituzionali. Egli stesso aveva precedentemente analizzato altre fazioni, nel-l'ambito della Carboneria, più moderate e più influenti, notando il rispetto da esse ostentato per il Re, la cura con cui evitavano di coinvolgerlo nelle polemiche, ecc.J) Bartholdy si chiede ugualmente quanto fosse affine ai loro ideali politici la stessa costituzione spagnola, senza veramente risolvere il problema. Si era offerta al Parlamento la possibilità di disfarsene in favore delle basi estremamente liberali donde si vede quanto poco liberale fosse il Nostro della dichiarazione reale del 7 dicembre, ma il Parlamento giustamente non aveva voluto alienarsi il partito che ancora aveva, senza sostituirlo con un altro . Il Parlamento sapeva anche che non esisteva alcuna garanzia, e conosceva le esitazioni dei diplomatici. (Le istruzioni si limitavano a: invitare il Re a Lubiana, ed eliminare tutti gli impedimenti che avrebbero potuto frapporgli le fazioni . Sarebbe interessante sapere se fu veramente Ramdohr il rappresentante della Prussia in queste trattative, o se fu sostituito da Bartholdy). Si ebbe allora l'alleanza Parlamento-Carboneria, e quest'ultima esplicò a la più grande abilità ed attività . Determinante fu la paura delle provincie, che si ritenevano fedelissime alla costituzione. Quando Zurlo poi sospettò che il loro attaccamento alla costituzione spagnola e la loro determinazione nel difenderla fossero state esagerate, sospetto confermato dagli Intendenti e Sotto-intendenti, era ormai troppo tardi ... s)
Qui si pone un problema che mi sembra irrisolto: la convivenza tra la Carboneria in saldo controllo delle provincie, ed il Parlamento ad essa alleato da una parte, ed il governo e la città di Napoli dall'altra. In dicembre la Carboneria (la vera Carboneria) aveva dimostrato di essere in grado
i) Cfr. capp. XVI, XXX e XXXX A proposito del rispetto per il Re, pp. 73 sgg., vi è anche tuia dettagliata narrazione dell'incidente di Capodimonte (17 ott.) che aveva fatto fuggire precipitosamente il Re. Si sarebbe trattato semplicemente di due figli del farmacista locale, dei poco-di-buono, che avevano inseguito con altri Carbonari il guardiacacttia Bonanno, perché Palermitano. Questi si era rifugiato nella villa, e le guardie ebbero qualche: difficoltà a spiegare agli inseguitori che lo villa reale era un asilo inviolabile anche per i Palermitani. Comunque li convinsero, ed uno dei due fratelli fu arrestato la sera stessa.
9) Ivi, pp, 71 sgg. Zurlo sospettava che la paura di esso Iprovincici fosse illusoria ed artificiale, e elio al contrario esse fossero fredde ed apatiche >. Il B. aggiunge inoltre che fi momento per una reazione ara pausato e che essa avrebbe solo imbarazzato i Sovrani alleati; donde si rileva che reazione ha in B. tra significato mono politico che letterale (reagire), p. 75. Dettagliata narrazione del tentativo di < reazione .