Rassegna storica del Risorgimento
BARTHOLDY JAKIB LUDWIG SALOMO OPERE; CARBONERIA NAPOLI 1820-182
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1970
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40
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40 L-f. ABH Vladimiro Sperber
sce due episodi che spiegano parzialmente il successo governativo. La lista di dieci candidati alla morte violenta che dicevasi essere stata trovata accanto al cadavere di Gianpietro mise in fuga molti, soprattutto moderati, ohe temevano che il proprio nome figurasse sulla stessa. Bartholdy asserisce che la polizia fìnse di svolgere le più rigorose indagini, senza però pervenire a risultati concreti, benché sussistessero molti indizi.J) Sembra un'accusa rivolta alla Carboneria, in effetti mira a ben altri: la polizia era in mani governative. Il 20 febbraio la città svegliandosi scopri strani segni e disegni, alcuni di essi sufficientemente chiari, dipinti agli ingressi di case e negozi. Fu arrestato un calderaro, secchiello dei colori in mano e spiegazione dei segni e disegni in tasca: morte, saccheggio, ecc. Furono anche arrestate varie persóne abitanti nei quartieri di Santa Lucia e del porto, già coinvolti <c negli orrori del 1799 . Ma, conclude il Nostro, non si seppe mai se si fosse trattato di un tentativo di impaurire i Carbonari, o se si voleva veramente scegliere le vittime, o se tutto l'affare non fosse stato una invenzione della polizia per seminare il panico tra i Carbonari.2) La risposta, già implicita nella domanda, non può essere che una, e l'efficacia di questa provocazione poliziesca è tanto più ovvia qualora si ricordi quanto viva fosse la paura dei Lazzaroni a Napoli (la descrisse in modo mirabile il Sa Varese).
Intimorita la borghesia, non fu difficile sgominare la plebe. La Carboneria fu epurata di elementi socialmente indesiderabili. Meno facile fu la neutralizzazione della Legione. Lo stesso Pepe le era violentemente ostile, ed attaccò aspramente Menichini e Capuccio quando questi, appena tornati a Napoli, ne assunsero la difesa. (Quando, all'inizio della guerra, i due estremisti vollero suscitare entusiasmo popolare distribuendo coccarde tricolori, Pepe li minacciò col carcere). Vi furono anche vari conflitti armati tra Legionari e Guardie Nazionali, e fortunatamente queste ebbero sempre la mèglio. I Legionari privi di uniformi e spesso di armi, mal nutriti, dispregevole plebaglia, furono prima ridotti numericamente ad un minimo, finalmente si risolvette il problema inviandone 400 o 500 a Gaeta, dove era più facile sorvegliarli; altri rimasero rinchiusi in caserme come dei prigionieri . a> L'ostilità del Pepe nei confronti della Legione.
i) fhmlwhrifftìn. p. 146. Tra gli uomini dei pnrtiiì più differenti ohe presero le fuga non mi sembra vi sinno carbonari --il duca di Sangro, fuggito su nove inglese Lhroroo, Zurlo rifugiatosi su una nave nel porlo. Medici < andò n Boni *, Tommusi si fece proteggere da soldati nelle sua rasa di Cappella Vecchia. B. nota anello che i giornali, per e precauzione o vitti non osarono parlarne.
2) Ivi, pp. 146.147.
S) Ivi, pp. 90*91, gli scontri avvennero dopo l'incidente al Parlamento! - - il che mentirebbe l'asserita perfetta tranquillità * ' 15 gemi. 1821) - o furono seguiti da una riforma della Legione, e dall'epurazione delle Vendite, e Furono ritirate alcune mi*