Rassegna storica del Risorgimento
CONGRESSO CATTOLICO (VII) LUCCA 1887; MOVIMENTO CATTOLICO ITALI
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1970
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52
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52 Camillo Brezzi
vedete voi; regolatevi, se vi pare ad altra epoca tenere il congresso, bene quidem, se no, transcal: nessuno è necessario ed il congresso si farà senza di noi . Pochi giorni dopo però Medolago veniva a conoscenza che a il Consiglio Coni, di Bergamo e convocato il 18 del cor.te mese. Sono quindi quasi certo comunicava sempre al segretario del comitato permanente Casoni di poter essere a Lucca pel congresso. Spero di aver convertito anche Bottini . -> Teneva però a precisare come i lavori della seconda se* zione ancora non fossero sufficientemente pronti per il Congresso, ma oltre a fare il punto organizzativo, esaminava in senso più lato Fazione che si sarebbe potuta attuare nell'ambito del Congresso circa i problemi sociali, offrendo così un vero e proprio programma.
Per quanto riguarda le società operaie di carità reciproca urbane e rurali, si sta affrontando un lavoro, ma il relatore non ha ancora finito. La quistione agraria è trattata in una relazione che ho qui manoscritta e che se volete vi manderò da stampare sotto forma di bozze di stampa. Intorno al movimento corporativo gli studi sono difficili, lunghi ed intricati; dubito forte che se ne possa trattare nel congresso di quest'anno. Se ne occupa Bottini, in modo speciale, gli ho scritto perché veda di mandarti qualche cosa.
Del resto ecco il mio parere per quanto riguarda la mia sezione. Io vorrei nelle adunanze sui particolari mettere sul tappeto le varie questioni ed aprirvi le discussioni in base e colla guida delle relazioni e studi che porteremo con noi: ed ivi seduta stante formuleremo i considerando e le proposte da sotto*
1) A.O.C.. Corrispondenza del Comitato Permanente 18U6, cari. n. 9, fase, agosto, lettera di S. Medolago a G. 8. Casoni, Vado 27 agosto 1886, in parte in A. GAMBASTN, Il movimento sociale cit., p. 240.
2) Questi - - l'esponente più rappresentativo del movimento cattolico lucchese infatti aveva fatto sapere di non poter intervenire, pur avendo iniziato a lavorare alla sua relazione, in quanto il Congresso si sarebbe tenuto dai 22 ai 26 di settembre, precisamente nel tempo della vendemmia. Io Le parlai, mi pare scriveva il marchese al Toniolo dell'importante piantagione di vigne che ho fatto nella mia tenuta di Bologna, quindi non Le sorprenderà se adesso asserisco che non posso fare a meno di trovarmi colà per fare il vino, tanto più che tutto è nascente e non si può fare nulla senza la via direzione personale. Io non ho mancato di far conoscere questa mia necessità al Comitato Permanente prima che avesse presa la sua decisione riguardo al Congresso, ed ho insistilo anche dopo perché se era possibile la cambiasse. Mi è stato risposto che trovavano giustissime le mie ragioni ma che non si può fare altrimenti. Io son ben lontano dal pretendere che il mio interesse particolare prevalga a quello generale dell'Opera, ma sono dolentissimo di dover mancare al Congresso quando si raduna per l'appunto nella mia città e nella mia stessa parrocchia. Tanto più ne sono dolente in quanto che non posso neppure lasciare la mia relazione porche sia letta da un altro, giacché trattandosi dì un lavoro sommario non può scompagnarsi dagli chiarimenti di chi lo ha scritto. Avevo un quantità di cote da domandare per regolarmi nell'ulteriore mio studio, devo rimanere con tutti i miei dubbi, con tutte le mie incertezze! . B.À.V., Carteggi Toniolo cit, doc. n. 362, lettera di L. Bottini a Toniolo, Lucca, 22 agosto 1886.