Rassegna storica del Risorgimento

CONGRESSO CATTOLICO (VII) LUCCA 1887; MOVIMENTO CATTOLICO ITALI
anno <1970>   pagina <55>
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Il congresso cattolico dì Lucia
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Regione dove serpeggia, serpeggia sempre e piuttosto con qualche aumento che con diminuzione .
Altri invece, come il Barsotti. non vedevano l'episodio inquadrato nel più ampio contesto politico del tempo, bensì semplicemente come beghe a carattere locale o quasi. Io ritengo fermamente, come tulli gli altri, confidava l'esponente lucchese che il male venga da qui, dal Consigliere Delegato, e siccome questo Signore in molte circostanze ma soprattutto in questa, ha disgustato l'intera cittadinanza, ritengo che una piccola scossa potrebbe precipitarlo dal suo seggio .2) La piccola scossa a cui alludeva il Barsotti sarebbe stala una interpellanza parlamentare sull'accaduto che un deputato lucchese dell'estrema sinistra , l'on. Pierotti, avrebbe presen­tato ben volentieri. Questi, incontrando il Barsotti, lo aveva fermato per esternargli la propria disapprovazione circa la condotta del ministero, ce Mi ha detto proseguiva nel suo minuzioso resoconto l'esponente cattolico lucchese che egli vuole la libertà per tutto e che io dovrei promuovere una sottoscrizione fra i negozianti della città, i quali chiedessero un inden­nizzo per la perdita che hanno sofferto. Gli ho risposto che i negozianti sono padroni di fare ciò che vogliono, ma che io non sono solito fare il capo popolo; in questo caso poi mi era necessario tenere ima certa riserva che egli di certo saprà apprezzare. Egli ha aggiunto che io dovrei chiedere al Ministero la rifusione delle spese fatte. Ho replicato: Alle corte, ono­revole Pierotti, se io fossi deputato, parlerei meno nelle pubbliche vie di Lucca, e direi il mio sentimento alla Camera sul muso del signor Dcpretis. Egli ha concluso: io prendo impegno formale di presentare al ministro la sua dimanda e quella che volessero fare i negozianti di Lucca. Sicuramente non otterremo nulla, ma insegneremo al ministro come si deve rispettare la libertà dei cittadini .3) Il tono brusco e risoluto del Barsotti era dovuto più che altro al trovarsi di fronte un avversario, perché tutto sommato (come dimostra l'ultima frase) l'idea prospettatagli lo affascinava, per cui chiedeva consiglio a Bologna al fine di darle al più presto un seguito. Che devo fare? A me sarebbe facile, per mezzo di una terza persona promuovere la sottoscrizione fra i negozianti. Poi potremo pensare alla dimanda di inden-
1) A.O.C Corrispondenza del Comitato Permanente 1886, cari. n. 9, fase, agosto, lettera di G. B. Pagami usti a S. Salvimi, Venezia, 1 agosto 1886. comnncpie quanto mai azzardato - - visto il clima locale descrittoci dal Barsotti affermare, come fa lo Spadolini che il Congresso fu Vietato dall'autorità di pubblica sicurezza con la giustificazione di evitare incidenti e disordini , G. SPADOLINI, L'opposizione cattolica da Porta Pitie al '98, Mietete, fHft *" ediz- ! 218.
2) A.O.C, Vìi Congresso Cattolico di Lucca, cit, lettera di M. Barsotti a G. B. Casoni, Lucca, 24 settembre 1886. In flirti! dal Calendario Generale del Regno d'Italia risolta che nell'anno successivo il Cori era Consigliere Delegalo presso Iti prefettura di Siena.
8) Ivi.