Rassegna storica del Risorgimento
CONGRESSO CATTOLICO (VII) LUCCA 1887; MOVIMENTO CATTOLICO ITALI
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1970
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// congresso cattolico di Lucca
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membri più attivi del gruppo bolognese proveniènti dalla Società della Gioventù Cattolica, quali il Rubbiani e il Flandoli, negli ultimi anni del pontificato di Pio IX e nei primi del nuovo Pontefice.
Le ragioni che spinsero questi uomini, che erano stati tra i propugnatori del movimento cattolico italiano, ad uscirne non sono ancora del tutto chiare: non possono essere sufficienti infatti i moventi che potremmo definire di carattere sentimentale , dovuti al dissidio sorto fra il gruppo bolognese ed il Paganuzzi circa la configurazione del movimento cattolico incentrato e guidato, secondo la visione dell'avvocato veneziano, dall'Opera dei Congressi, così che i bolognesi vedevano la Società della Gioventù Cattolica vale a dire la loro creazione - diminuire di peso e di prestigio per finire conglobata nella più giovane organizzazione. È forse più verosimile quindi ricercarne le cause nel clima che si creò al momento di passaggio da un pontificato così nettamente caratterizzato, sul piano religioso come sul piano polìtico, da un atteggiamento di difesa e di resistenza ad uno ce dominato in ogni campo dalla evidente preoccupazione di una riconquista delle posizioni perdute dalla Chiesa, di un suo reinserimento nella nuova situazione storica attraverso una coraggiosa utilizzazione dei mezzi offerti dal mondo moderno . 1> È probabile che questi cattolici, avvertendo in qualche misura tali mutamenti, si siano posti l'interrogativo: fino a che punto l'Opera dei Congressi degli anni '80 era conforme alla realtà storica italiana? Essi avvertirono l'importanza di un più stretto rapporto con le masse cattoliche da attuare non più in forme paternaliste (basti pensare alla lettera del Rubbiani al maestro di camera di Pio IX, mons. Ricci) -> e di conseguenza si accorsero forse che queste masse mal recepivano ormai certe forme di azione, perché tutto sommato non condividevano sempre ed in modo completo quelle che, con termine moderno, potremmo definire operazioni verticistiche rivolte sia contro il paese legale sia all'interno dello stesso movimento cattolico.
Ed infatti ancora una volta il Sassòli rifiutò l'invito del Medolago.
Il presidente della seconda sezione tentò anche di realizzare un altro suo vecchio progetto tendente a migliorare i rapporti con il gruppo romano e fare in modo di svolgere un'azione comune in campo sociale. Tramite rapporti epistolari con mons. Domenico Jacobini, assistente ecclesiastico della Primaria associazione artistica ed operaia di carità reciproca , aveva discusso la possibilità di un congresso sui problemi sociali, ma i progetti rimasero tali, anzi mi sono fatta la convinzione confidava il Medolago
i) p. SCOPPOLA, Dal neoguelfismo aliti Democrazia Cristiana, Romii, 1957, p. 41. 2) Sta in A. BERSELLI, Alfonso Rubbiani e VOpera del Congressi, In Quaderni di cultura e gloria sociale, a. IH n.a. (1954), n. 1, pp. 56*57.