Rassegna storica del Risorgimento

CONGRESSO CATTOLICO (VII) LUCCA 1887; MOVIMENTO CATTOLICO ITALI
anno <1970>   pagina <64>
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Camillo Brezzi
cilialorista saLirà notevolmente dopo II Congresso di Lucca con il discorso di Leone XIII del 23 maggio e l'opuscolo di padre Tosti, già in quel periodo le prime pagine dei quotidiani affrontavano il problema della ce concilia­zione dando adito a. speranze. Ma il Congresso cattolico, apertosi alla metà di aprile, preferì stendere sul dibattito un velo di silenzio circa le que­stioni fra Stato e Chiesa, e non offrire così al contrario di quanto si potrebbe pensare alcun contributo a tale iniziativa, né ad estrinsecare in maniera palese più di quanto potesse fare l'accenno nella circolare l'opinione degli intransigenti.
Non potevano infatti essere sufficienti i riferimenti del Venturoli o del Paganuzzi per una piena conoscenza del pensiero dei cattolici circa un simile avvenimento. Il presidente dell'Opera nel passo finale del suo di-scorso riprese l'accenno contenuto nel Breve inviato al Congresso da Leone XIH tì e riaffermò genericamente che operare pel trionfo de' principii religiosi e morali e diffonderli nel nostro paese ed incarnarli nelle nostre istituzioni e costumi, è in mente nostra far opera altamente patriottica, perché il vero bene della patria nostra non può andare disgiunto dall'amore alla religione e dalla illimitata devozione alla Chiesa e al Papato. La patria ed il prossimo nostro concludeva san fatti per unirsi nello stesso amore di Dio e della sua Chiesa . 2> Il Paganuzzi d'altro canto accennava al pro­blema piuttosto con lo spirito del soldato che si prepara ad eseguire una tattica militare che con quello di chi si sente autorizzato ad esprimere sug­gerimenti o soltanto desideri; precisava così che, se in un momento in cui oc si parla di pace e di conciliazione i cattolici non si abbandonavano a fa­cili entusiasmi riaffermando invece le posizioni di sempre, era proprio per­ché se si vuole ottenere buone condizioni di pace bisogna essere armati, for­ti, resistenti ed essere ritenuti tali : al contrario se si mostrerà svoglia­tezza e stanchezza di resistere sicuramente verrà ribadita l'oppressione. E proseguendo sulla falsariga dell'esempio di carattere militare teneva a ricor­dare non saprei con quanta esattezza la limitazione delle facoltà che aveva la base del movimento cattolico nell'intervento a certi livelli; in­fatti Princeps prò Victoria: miles prò principe pugnai, E noi non siamo che soldati. Non pensiamo dunque noi alla pace e alla conciliazione; ai trat­tati o all'azione diplomatica: sono quelle cose la parte da principi ; e tra l'approvazione dell'assemblea 1 avvocato veneziano concludeva affermando: noi con cuore tranquillo continuiamo a combattere; pronti ad abbracciare
S). Ac volli Neutra illi - udii rimila tniae vos ad lumia ita lime rogionìs bomira exproruitis, nuam Noa velicmentur oupimns ornai fn UBI itale mi, ut beneficila cumulata fruir quibus eam Dei providontin rlìiavU, cura Beati Petrì Gothodram in ea voluit collocatalo *, in Atti e- Documenti del VII Congresso Cattolica eh., p. 18.
2) Atti e Documenti del VII Congresso Cattolico rit., p. 32*