Rassegna storica del Risorgimento

CONGRESSO CATTOLICO (VII) LUCCA 1887; MOVIMENTO CATTOLICO ITALI
anno <1970>   pagina <66>
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Camilla Brezzi
segnarla ai partecipanti agli inizi dei lavori cosi che se ne avvantaggiasse la discussione. Malgrado la buona intenzione che ci aveva di farlo breve mi è venuto lungo confidava Bottini a Toniolo per cui credo che non si potrà leggere né all'adunanza generale né a quella di sezione. Mi sarebbe venato in mente di stamparlo subito (sulla mia responsabilità e senza impe­gnare in nulla il Congresso) per poterlo distribuire ai membri della sezione il primo giorno, perché possano prenderne cognizione prima di discutere le relative proposte. Queste saranno stampate a parte dal Comitato Perma­nente. Lo scritto si stamperebbe lunedi prossimo, dopo che sarà stato rive­duto e corretto, se a Lei non sembrasse meglio di farmelo buttare sul fuoco, e salvo l'approvazione di Medolago al quale ho scritto . *) I due padrini , al contrario delle modeste previsioni del relatore, inviarono il loro prezio­sissimo nihil cibatati cosi che il Bottini nella sua Lucca, al termine dell'in­tervento, potè essere salutato e acclamato da generali applausi s>'lfc >
H lavoro del Bottini era suddiviso in due parti: nella prima, più breve, egli trattò della ce Questione operaia propriamente detta, che è una que­stione gravemente complessa ed è formata dall'elemento morale e da quello materiale, dalle teorie e dai fatti , ponendo quindi i termini della questione che si ricollegano agli inconvenienti d'ordine morale e agli inconvenienti d'ordine materiale. Tra i primi ricordava il lavoro nei giorni festivi, et l'ab­bassamento del carattere dell'uomo pel modo onde l'operaio è adoperato nelle fabbriche , la promiscuità dei sessi e delle età, l'assenza delle madri di fa­miglia dal focolare domestico, l'agglomerarsi delle popolazioni operaie nei luoghi prossimi alle fabbriche con il conseguente aumento dei fitti che la povertà degli operai non può sopportare, i vizi degli operai, e l'essere spesso gli operai strumento di agitazione pubblica . Tra gli inconvenienti d'ordine materiale il Bottini ricordava il basso livello dei salari, essendo il padrone l'unico a decidere su tale materia e potendo approfittare della grande offerta di materiale umano; l'eccessiva durata del lavoro (gli esempi citati ricordavano i turni di 12 ed anche 18 ore al giorno); l'instabilità degli im­pegni con gli operai; lo stato antigienico delle fabbriche; la breve durata della vita nelle classi operaie delle fabbriche.4) Da tutto ciò è naturale che nasca l'odio e la lotta fra operai e padroni, proprio perché e qui il relatore faceva sua la tesi del Luzzatti non c'è libertà per gli operai, i quali vengono puniti dall'art. 376 del codice penale qualora tendano te a sospendere, impedire o rincarare i lavori , per cui osservava l'esponente
i) B.A.V Carteggi Toniolo il., doc n. 384, lettera di L Bottini a Toniolo, Locca, 28 marzo 1887.
) Atti e Documenti del VII Congresso Cattolico cit p. 148. 8) Ivi, pp. 203-207. 4) Ivi, pp. 207-211,