Rassegna storica del Risorgimento
ELBA STORIA 1849; REPUBBLICANI STORIA 1849
anno
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1970
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84
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REPUBBLICANI ARRESTATI ALL'ISOLA D'ELBA NEL 1849
All'indomani della Restaurazione il ministro Landucci?. riferiva al Granduca che in tutto il territorio toscano regnava la calma.1}
Che si trattasse solo di una calma apparente, si vide di li a poco quando in varie località della Toscana si ebbero manifestazioni ostili contro le frappe austriache.
All'Elba, dove gli avvenimenti livornesi hanno sempre avuto risonanza per i molteplici rapporti che legano l'Isola alla città labronica, la parte migliore della popolazione si era dapprima esaltata per la resistenza alle truppe del gen. D'Aspre; ma poi, dopo la resa, viva costernazione aveva suscitato la notizia delle numerose fucilazioni e degli arresti eseguiti.
La presenza delle truppe austriache in Toscana era deplorata dal Governatore di Portoferraio 3) in una rapporto del 2 luglio al Landucci; qualche giorno prima lo stesso Governatore aveva chiaramente riferito che il Governo non avrebbe ottenuto l'appoggio dell'opinione pubblica finché non avesse svolto una politica non tanto più liberale, quanto pia italiana.'*) H 31 agosto il Landucci rivolse una serie di domande alle autorità per conoscere con maggior esattezza quali fossero le varie tendenze delle popolazioni toscane; il Governatore dell'Elba riferiva l'8 ottobre che la classe colta, intelligente (poco numerosa) credeva ormai perduta la causa dell'indipendenza, di cui si disinteressa del tutto la massa della popolazione. C'era ancora un gruppetto di repubblicani e di comunisti: ma la maggioranza era monarchico-costituzionale. Quanto alla minoranza assolutista, che tuttora persisteva, il Governatore la considerava nociva al Principe per il suo cieco estremismo . *)
Tale era dunque la situazione politica all'Elba nell'ottobre del '49; gli avvenimenti che ci accingiamo ad esaminare riguardano appunto i mesi immediatamente successivi alla Restaurazione e si riferiscono a quel gruppetto> di repubblicani di cui il Governatore faceva menzione.
Nel maggio del 1849 il Landucci segnalava come principali perturbatori dell'ordine i sigg. dott. Grandolfi e Gemelli, Ninetto Foresi, i due figli di Jacopo Foresi, certo Strina detto conte Mezzetta, Audifré, Bellini e Lupi, padroni di bastimento, il maestro di scuola Angelo Foresi, Cesare Senno, Vecchietti,
1) SKIICIO CAMERANI, LO spirito pubblico in Toscana nel 1849 dopo la Restaurazione, in Rassegna storica del Risorgimento, 1952, p. 463.
a) Era il col. Michele Regbini-Costa che pochi mesi prima aveva corso un grave pericolo trovandosi a Livorno al comando di un reggimento di guarnigione. Leggiamo nel diario Passerini che il governatore Pigli, non contento di aver istigato contro di lui i Livornesi perché amico del De Laugier, lo aveva mostrato dal balcone del mo palazzo alla folla tumultuante e quindi lo aveva consegnato nelle mani della plebe; dopo essere stato malmenato, il Beghini-Costa fu condotto prigioniero nella Fortezza Vecchia e liberato dopo tre giorni (F. MARTINI, // Quarantotto in Toscana, Firenze, 1948, p. 308).
*) S. CAMEHAJVI, op, cit-, p. 465.
4) S. CA.MEHAW, Op, cit., np, 467-468.