Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVIO DI STATO DI BUDAPEST LETTERE DI MAZZINI; MAZZINI GIUSE
anno <1970>   pagina <94>
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LETTERA INEDITA DI MAZZINI NELL'ARCHIVIO DI ÈTATO UNGHERESE
Nell'Archivio di Stato di Budapest recentemente è stala messa a disposi* zione degli storici una raccolta di carte di Ladislao Teleki. membro, insieme a Kossuth e Klapka, del Comitato nazionale, {ormatosi in Piemonte nel 1859 coll'iniento di valersi della guerra italo-francese contro l'Austria per la libera-zione dell'Ungheria. ' > Tali carte vennero affidate da Ladislao Teleki ad mi suo intimo amico. Miklós Puky altro emigrato che si era stabilito nel 1850 a Ginevra, dove aveva fondato una tipografia allorquando nel 1860 si recò a Dresda, dove fu arrestato e consegnato alle autorità austrìache. Puky era stato avverso alla prima fase mazziniana dell'attività politica di Kossuth all'estero.2' gli si avvicinò soltanto quando s'inquadrò nei progetti di Cavour e vi collaborò. Valendosi, quindi, nel 1867 dell'amnistia promulgata da Vienna all'atto di con­chiudere il compromesso coll'Ungheria, rimpatriò e portò con sé le carte del suo amico (scomparso tragicamente sei anni addietro) raccolte e frammiste con i propri ricordi. Tali carte passarono poi per merito di due storici, già compagni suoi nell'esilio, Mibóly Horvàth e Daniel Irànyi, all'Archivio di Stato, dove però furono messe sotto sigillo, perché vi s'incontravano postille di aspra critica, da attribuirsi ad una mano estranea quella dello stesso Puky o di uno degli storici accennati, che erano atte a compromettere Kossuth o altre personalità tornate dall'emigrazione. Zoltan Horvàth fu il primo a poterle consultare e a darne notizia nella sua monografia su Làszló Teleky, pubblicata a Budapest nel 1964.
La stessa sorte di queste carte Teleki ebbero anche le lettere dirette al Puky, tra cui una di Giuseppe Mazzini. Il fatto che essa si trovi assieme con la copia di due proclami, riferentisi alla sommossa del 6 febbraio 1853 a Milano, uno del Comitato Italiano (firmato da Mazzini, Aurelio Saffi, Maurizio Quadrio e Ce­sare Agostini) e uno di Kossuth ai soldati ungheresi di stanza a Milano, ambedue in traduzione francese, dimostra il vivo interesse del Puky agli avvenimenti, nei quali Mazzini aveva chiamato a partecipare un altro eminente profugo un­gherese, il generale Gyorgy Klapka, stabilitosi in Svizzera e con il quale Puky mantenne amichevoli contatti. Mazzini rinnovò la conoscenza fatta col generale tre anni prima a Londra ed è ben probabile che durante la sua permanenza in Svizzera nel 1853 abbia incontrato di sfuggita anche il Puky.s)
t) Sono grato alla signora archivista Emma Ivanyi dì avere richiamato la mia attenzione alla lettera da lei scoperta. E. KOLTÀY-KASTNEB, II contributo ungherese nella guerra del 1859, Firenze, Le Monnier, 1934.
2} V. il Diario di Gyula Tanarky, Budapest, 1961, p. 111.
*) Gyòncr KLAP-K-A, Emlékeimbol (Dai miei ricordi), Budapest, 1886. pp. 308, 41341 f.. Per la storia del t inni ivo di Milani del 6 feUbraio 1853 v. MA ino MKNGHINI, li. Kossuth nel suo carteggio con G. Mazzini, ih Rassegna storica del Risorgimento, B. Vili l Ì921), pp. 147L II testo italiano del proclama di Kossuth si trova a pp. 137-138, seguito dalla dorumemazione della polemica tra Mazzini e- Kossuth. Sulla parte di Kossuth nella preparazione del tentativo (gennaio-dicembre 1852) E. KOI.TAY.KA-STNEII, Mazzini e Kossuth, Firenze, Le Monnier, 1929, p. 198 sgg.t Scritti editi ed ine-diti di G. Mazzini, Edizioni; nazionale, voi. XLVII (Epistolario, voi. XXV), Imola, 1927, pp. 171-172, 201. 232, 238, 243, 249, 260*61, 277. 279, 290, 312, 349.