Rassegna storica del Risorgimento

SOCIET? SOLFERINO E SAN MARTINO
anno <1970>   pagina <100>
immagine non disponibile

100
Emilio Farlo
Le opere principali della Società, in ordine cronologico, furono in primo luogo la costruzione degli ossari, nei quali trovarono degna sistemazione, dopo un generale disseppellimento, i resti mortali di tutti i caduti, che vennero cosi accomunati nella pietà e nel ricordo.
Contemporaneamente furono eretti grandi parchi ornamentali, che rendono anche oggi quanto mai suggestiva e romantica la zona sacra.
In San Martino, sul colle del Roccolo, reso famoso per lo scontro decisivo delle truppe piemontesi del generale Mollard con quelle austriache di Benedek fu eretta la torre monumentale dedicata a Vittorio Emanuele II.
Vennero poi le opere di carattere strettamente storico, come gli schedari dei caduti e l'istituzione dei due musei di S. Martino e di Solferino.
La prima seduta della Società, su invito dei promotori Torelli e Cavriani, venne tenuta in Milano il 20 febbraio 1870 nel palazzo della Prefettura e a quella storica adunanza parteciparono e diedero la loro adesione i più illustri pa­trioti viventi.1)
H 24 giugno 1870 furono solennemente inaugurati gli ossari, alla presenza del principe ereditario Umberto, del principe Eugenio Savoia Carignano, delle rappresentanze francesi ed austriache e delle alte cariche dello Stato. In Solfe­rino il rito funebre fu celebrato da mons. Luigi Martini, il confortatore dei Martiri di Belfiore.
La Società venne successivamente riconosciuta in Ente Morale con i Regi Decreti 4 gennaio 1871 e 15 luglio 1880.
Particolare ricordo merita la Torre monumentale la cui erezione fu dovuta all'iniziativa di uomini come Luigi Torelli, Francesco Arese, Giovanni Arriva-bene, Alberto Cavalletto ed Ippolito Cavriani. L'iniziativa fu attuata per il gene­roso contributo delle province di Milano, Brescia, Mantova e Padova.
La torre fu ideata per raccogliere non solo i cimeli del 1859, ma tutti i ri­cordi delle campagne dell'indipendenza dal 1848 al 1870. L'opera architettonica e la costruzione furono affidate agli ingegneri Giacomo Frizzoni di Bergamo e Luigi Fattori di Solferino; nell'interno della torre in grandiosi affreschi furono rievocati da Raffaele Pontremoli e Vittorio Bressanin, gli episodi più memorabili delle campagne d'indipendenza, mentre Antonio Dal Zotto modello la statua in bronzo del Re.
L'inaugurazione della Torre avvenne il 15 ottobre 1893 con una cerimonia memorabile.
In precedenza la Società aveva restaurato la torre del Castello di Solferino, conosciuta con il nome di 4: Spia d'Italia per il vasto panorama che si ammira dall'alto.
Prima della sommità della torre, venne ricavato un vasto locale chiamato: La sala dei Sovrani dove sono attualmente esposti i grandi ritratti ad olio di Napoleone III e dei Marescialli di Francia Mac Mahon, Canrobert, Miti, e Baraguey d'Ili Ili era.
Per volontà del suo promotore Torelli e per l'adesione generosa data al momento della costituzione venne prescelta Padova quale sede della Società. Nel suo museo civico, infatti, ebbe una prima degna sistemazione la raccolta dei ricordi e dei cimeli della storica battaglia mercé l'opera appassionata del conte Bruno Brunelli Bonetti e del prof. Andrea Moschetti.
*t) Società Solferino e San Martino, Cartelle verbali sedate 1870-71.