Rassegna storica del Risorgimento
SOCIET? SOLFERINO E SAN MARTINO
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1970
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Libri e periodici
cittadina e del suo territorio non è, per altro, convenientemente illustrata e dora montata dall'Autore il quale ci dà di aolito una narrazione particolaristica e frammentaria.
Interessante per noi il ricordo di uno dei Mille trasferitosi a Pando nel 1886, ove esercitò la professione di medico. Trattasi del dott. Giovanni Calcinagli il di cui ritratto giovanile figura fra quelli raccolti da Garibaldi ed inseriti nell'appen dice al volume III dell'Edizione nazionale degli scritti (Bologna, 1933). L'À. ci informa che il predetto aveva combattuto a Cai aia lìmi ed a Palermo militando come volontario nel 5 Reggimento dei Granatieri in cui continuò a prestare servizio fino al 1862. Svolse dal 1890 al 1893 le funzioni di agente consolare italiano a Pando ove mori, il 28 maggio 1905, all'età di 72 anni.
Commosse pagine sono dedicate al medico italiano Cesare Piovane < di nobile stirpe italica che fu vero apostolo di carità cristiana che, a detta dell'Ai era un grande patriota ed aveva conosciuto in patria le delusioni delle lotte intestine. Ma le notizie forniteci non ci permettono di collocare nel tempo questo illustre emigrato.
Ecco due nomi di italiani che onorarono il Paese d'origine e l'Uruguay dove fissarono stabilmente la loro residenza e furono sepolti: un autentico garibaldino dei Mille (dico autentico perché anche il Sud America ne registra moltissimi che mai sbarcarono a Marsala con Garibaldi) ed un medico filantropo. Li segnaliamo entrambi, per più approfondite ricerche, a quanti seguono il complesso fenomeno del* Fé mi grazio ne italiana nell'America Latina e studiano l'apporto da essa dato allo svi lappo di quei paesi.
SALVATORE CANDIDO
ROSARIO ROMEO, Cavour e U suo tempo (1810-1842); Bari, Laterza, 1969, in 8, XVI-822. L. 7.500.
Siamo di fronte al maturo sbocco dell'espansiva sicilianità di Rosario Romeo, orientata fin dal Risorgimento in Sicilia (Bari, 1950) alla viva correlazione col ritmo di vita del Nord, col dinamismo storico impresso alla vita italiana, pur tra oggettive carenze, dalla borghesia settentrionale nel corso del Risorgimento. ? J
Con Risorgimento e capitalismo (Bari, 1959) e hi Breve storia della grande industria in Italia (Bologna, 1961) egli ha delineato le tappe e la logica economica di tale dinamismo nella dora fase dell'accumulazione capitalistica. Col volume Dal Piemonte sabaudo all'Italia liberale (Torino, 1963) ha illustrato il processo d'allargamento dal nucleo statale piemontese alla compagine nazionale, di cui Cavour fu la guida; facendo già in quest'opera la rassegna degli studi cavouriani, Romeo stese le premesse critiche, che ci aiutano a comprender meglio l'attuale lavoro in rapporto alle precedenti biografie, sia per la quantità delle fonti utilizzate che per l'entità delle tesi passate al vaglio della sua verifica.
Ad esempio, già in questo primo volume sulla giovinezza circola un apprezzamento della serietà morale e della coerenza ideologica del conte, maturato nella critica a quell'interpretazione che calcava sul realismo politico fino a dar di lui un ritratto Jbismarckiano e in alcuni casi opportunistico,2) oppure si manifesta fin da ora un'at-
1) li rapporto della Sicilia con In storia nazionale nel pensiero di Romeo fu illustrato nella Nuova rivista storica (1950, p. 527 sgg.) dal suo maestro Nino Valeri e da Walter Maturi nelle Interpretazioni del Risorgimento (Torino, 1962, p. 666).
~) L'accentuazione del realismo politico cavouriano ni di sopra dei principi liberali si deve soprattutto al Treitschke (Cavour Heidelberg, 1869; poi in Historische nnd pò-litìsclte AufsStxe, IV ediz., Leipzig 1871, tradì it, Firenze 1878, nuovo tradii*, it., Firenze 1921).