Rassegna storica del Risorgimento
SOCIET? SOLFERINO E SAN MARTINO
anno
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1970
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pagina
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Libri e periodici
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tenzione scrupolosa ai fermenti preeovouiiani in Piemonte, naturalmente meglio av* veriìliilì dopo il 1842, che tiene conto della valorizzazione fattane da Giuseppe Prato 3) ma li soppesa e li identifica per ciò che effettivamente sono stati.
La stima per l'acuta ed onesta meditazione critica di Romeo suscita l'aspettativa di veder lumeggiato, ad alto livello di comprensione, nella prossima analisi dell'attività politica di Cavour, il giuoco dialettico delle forze risorgimentali e quindi il ruolo della democrazia in Italia.
Frattanto l'analisi della giovinezza realizza pienamente la promessa del titolo Cavour e il suo tempo , mostrandoci la crescita del protagonista in tutte le incompatibilità col mondo circostante ed altresì nella sua curiosissima ricerca dei valori positivi che l'epoca conteneva. I viaggi di Cavour nello spazio europeo alla ricerca di progredite esperienze sono infatti anche dei movimenti nei suo tempo, propri di un pensatore e di un politico non rivoluzionario, non portato all'annuncio profetico del futuro, che egli voleva sì preparare ma non affrettare.
Perciò il titolo, malgrado la consuetudine, perfino trita, di tanti titoli analoghi, brilla, alla luce dell'opera, con mi significato pregnante.
All'inizio ci si presenta l'ambiente familiare alla fine del Settecento: attratto per un poco da un epidermico e mondano illuminismo, viene presto colpito economicamente dagli sconvolgimenti seguiti alla conquista francese ma risale la china nel periodo napoleonico, di cui Camillo porta l'impronta nel nome di battesimo, preso dal padrino, il principe Borghese, marito di Paolina Bonn parte e governatore del Piemonte.
Scossa dai rischi che minacciano il patrimonio familiare in un'epoca di alterazioni sociali, l'energica marchesa Filippina, discesa dalla famiglia di san Francesco de Sales, orienta verso gli affari il figlio Michele, padre di Camillo, il quale affronta la difficile evolta, della restaurazione con un disinvolto realismo, alquanto opportunistico. H fatto è che i Cavour hanno una loro ragion di Stato familiare ed economica, per cui, come sovrani in piccolo delle loro tenute e del loro palazzo, devono barca menarsi in quell'arduo momento di trapasso. L'ostile diffidenza nei loro confronti della restaurata monarchia sabauda vien superata, e mai del tutto, con una diplomatica pazienza, che sa sopportare le inevitabili umiliazioni nei primi anni del regime.
In questo clima d'inappuntabile circospezione e di fredda cautela prorompe la vivacissima fanciullezza di Camillo. Insofferente dei freni familiari e più ancora di quelli militari all'accademia, viene represso nelle sue sostanziali attitudini, cosicché spicca, per reazione, il lato critico e negativo della sua personalità.
L'abbandono della carriera di ufficiale (fine 1831) è un gesto di chiarezza che dà inizio alla ricerca della sua vera strada, ma gli fa toccare il fondo della crisi per la condizione, in cui- cade, di figlio cadetto spostato nella vita. Sono gli anni della difficile convivenza coi parenti e della relazione con la Giustiniani, drammatizzata dalla donna fino al suicidio mentre egli la vive piuttosto distaccato come sfogo della generale crisi in cut versa la sua giovinezza, alternandola con altre esperienze amorose in un giuoco a volte distratto.
D. cammino verso la maturità, ostacolato dall'ostilità governativa e dalla condizione di cadetto, è però favorito dall'influenza del casato (il padre nel 1833 diviene sindaco di Torino) e dai legami familiari con l'estero, soprattutto con Ginevra calvi ni si a. da dove proviene la madre Adele de Scilon e dove sorgerà, nella persona del cugino "William de la Rive, il primo suo biografo di rilievo. La scoperta dell'ambiente svizzero coi suoi fermenti razionalistici e liberali, con la sua serietà profonda e tanto diversa dal compassato sussiego degli ambienti seri piemontesi, stimola le sue qualità costruttive. Ginevra è tuttavia un'isola in Europa, difficilmente accostabile per tipo di evoluzione e differente civiltà religiosa al Piemonte monarchico e cattolico; grande
i) G, PRATO, Fatti e dottrine economicho alla vigìlia dal 1848. VAsaaciazìone agraria balpino e Camillo Cavour, in Biblioteca di storia italiana recente, IX, Torino, 1920.