Rassegna storica del Risorgimento

SOCIET? SOLFERINO E SAN MARTINO
anno <1970>   pagina <107>
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Libri e periodici
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evidente si segnala fin dal principio nel campo zootecnico, con importazioni ed in­croci di razze. È proprio il commercio del bestiame con Testerò che gli apre l'oriz­zonte del mondo degli affari, dove subisce uno scacco col fallimento di un'operazione in borea nella congiuntura della erìgi internazionale degli anni 183940. Ma negli azzardi e nelle cadute rivela il carattere combattivo del valoroso uomo d'affari: soffre per il colpo subito ma non si perde, lascia definitivamente la borsa e possa al settore ferro viario, per il quale sente, al di là della ricerca dell'utile, un entusiasmo civile, convinto di puntare su una grande scelta progressista. A questo punto, Romeo traccia nella carica morale dell'attivismo economico cavouriano lo sbalzo qualitativo dal piano di fondo dell'educazione paterna all'amministrazione e agli affari.
Percorrendo le pagine dense di cifre e di ricostruzioni contabili, si incontrano, come pietre miliari del cammino metodico, seguito dal protagonista e dal biografo, ricorrenti affermazioni di volontà civile, che s'innalzano al di sopra e talora perfino contro la logica privata dell'andamento aziendale. Cavour usa la sua ricchezza di patrizio come strumento sperimentale per l'avanzamento del suo paese, che rifiuta di lasciare quando la scrittrice Melarne Waldor gli suggerisce con amore di trasferirsi oltralpe, per quanti legami abbia ormai con la Francia.
La costante ammirazione di Cavour per questo paese, controbilanciata nel Risor­gimento da correnti misogallichc o almeno dal fiorissimo senso dell'indipendenza spi­rituale dalle sue suggestioni (si pensi a Mazzini, a Gioberti, a Tommaseo), segna la lontana premessa biografica della futura scelta di politica estera, che legherà a Na­poleone IH la soluzione sabauda del Risorgimento. Vi è in questa disposizione filo­francese una forte componente psicologica di signorile mondanità, che si deve qui intendere nel suo senso più alto, come ricerca di un centro di umanità, dove le espe­rienze poliedriche dell'individuo d'eccezione si affinino in nno stile, trovino il più ampio materiale di scelta e si misurino nel confronto con gli altri.
Tale centro è Parigi, dove esplode tra vari interessi la gioiosa curiosità del Cavour per gli aspetti edonistici dell'esistenza, tuttavia senza una pronunciata sensua­lità, come conquiste minori collaterali alle più grandi e decisive; si direbbe, come un allenamento di vitalità a mezzo tra il distacco e la partecipazione. La Francia, centro di questa mondana vitalità umanistica, è per Cavour, appunto perchè eentro, concepita entro lo spazio che le è proprio, entro un cerchio storicamente determinato: l'Europa.
Ài termine del primo volume dell'esauriente biografia, vediamo il Cavour matu­rato, pur entro il raggio di realizzazioni private, ancora fuori della vera dimensione politica, toccare il pieno equilibrio psicologico, mentre nuovi orizzonti gradualmente gli si aprono, specie con la nascita, nel 1842, dell'Associazione agraria subalpina.
Nel vasto disegno della personalità cavouriana in sviluppo, l'attenzione del bio­grafo ha saputo seguire, con equilibrata proporzione, successione e ripresa d'argo­menti, tutti i filoni e gli interessi del protagonista, cui fa sempre sottolineare col discorso diretto, in prima persona, ogni atteggiamento in tutte le situazioni. Lo stesso metodo è seguito dal Romeo per gli altri personaggi e nelle varie citazioni, che forse talora sarebbe stato più agile riassumere in discorso indiretto e riportare magari in nota.
Ne deriva al volarne una struttura linguistica composita tra l'italiano, con funzione connettiva e critica, ed Jl francese, con funzione dimostrativa, esemplificativa e docu­mentaria, essendo in questa lingua gran parte delle fonti. Altre partì son riportate nel testo inglese.
Particolare rilievo ha lo studio dei primi lavori pubblicistici del Cavour, stesi come relazioni informative su aspetti della società e dell'economia piemontese, su richiesta della rappresentanza diplomatica inglese per inchieste all'estero promosse dal suo governo. La più cospicua posizione teorica riscontrabile in questi lavori è il liberismo.
Merita infine di esser ricordata l'evoluzione del problema religioso nel Cavour dall'iniziale razionalismo ad una più disponibile comprensione storicistica nei con-