Rassegna storica del Risorgimento

SOCIET? SOLFERINO E SAN MARTINO
anno <1970>   pagina <110>
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Libri e periodici
banale di Genova per la parte avuta nei tentativi insurrezionali mazziniani verificatisi nel Regno sardo nel 1834. Dodici anni egli era destinato a restare in America latina, periodo in cui prese parte attiva, alle lotte che infiammavano qnel continente, met­tendo in luce e affinando quelle capacità militari- die, in seguito, tomo avrebbero gio­vato al raggiungimento della nostra Unità. Di notevole importanza, quindi, il periodo trascorso nell'America del Sud dall'* Eroe dei due mondi , importanza che poco trova rilievo nella nostra storiografia: a parte la sempre valida biografia del Sacerdote e il capitolo dedicato dal gen. Grazioli alle campagne d'America nell'ambito del­l'opera Garibaldi condottiero edita dall'Ufficio storico del Ministero della Guerra, solo ultimamente Salvatore Candido e limitatamente agli anni 1837-1838 si è occupato più particolareggiatamente di questo periodo.
H triestino Gaio Gradcnigo, residente in Argentina dal 1947, si è reso conto di questa lacuna e da ciò lui preso lo spunto per porre in maggiore risalto il contributo dato da Garibaldi allo sviluppo storico dei paesi del Piata. Da questa esigenza nasce ap­punto il presente lavoro il quale, preceduto da una interessante premessa di Ricordo Caillet Bois, titolare di Storia argentina nell'Università di Buenos Aires, e autore di un apprezzatissimo volume su Garibaldi nella provincia di Entre Bios, viene ad ab­bracciare, in un veloce excursus di un centinaio di pagine tutto il perìodo americano dell'eroe. Basata su una bibliografia per la maggior parte argentina e urugnayana, l'opera si segnala alla nostra attenzione per i numerosi particolari inediti in essa con­tenuti, concernenti in special modo la campagna di Garibaldi sul Paranà, la parte del lavoro, a nostro avviso, più interessante per la compiutezza delle ricerche di cui si av­vale. A parte questo capitolo, FA., volutamente, si è tenuto su un tono estremamente divulgativo di narrazione e, se ciò certo giova alla scorrevolezza del discorso, spesso, però, ne limita la profondità, a discapito delle numerose e interessanti indagini archi­vistiche compiute da Gradenigo.
Frutto di queste ricerche è la pubblicazione, in appendice all'opero, di una breve sintesi dell'inedito Diario della Legione Italiana di Montevideo tenuto dal Ten. me­dico Bartolomeo Odierni (e non Odinici), di estrema importanza per una compren­sione più sicura di un avvenimento destinato a creare a Garibaldi una prima notorietà non solo americana ma anche europea.
ROMÀNO UGOLINI
ARMANDO SAETTA, Sinistra hegeliana e problema italiano negli scritti di A. L. Mazzini IITALIA E EUROPA. CoBezione per il primo centenario dell'Unità); Roma, Istituto Storico italiano per l'Età moderna e contemporanea, 1968, voli. 3, in 8, pp. IX-535, H-426, 427-788. L. 15.000.
Riprendendo un vecchio progetto di ripubblicare l'opera De L'Italie dans ses rapporta avec la liberté et la civilisatìon moderne, U Salita, che nel lontano 1941 pub­blicò un saggio su L. A. Mazzini, è giunto alla conclusione della sua fatica, curando la ristampa non solo dell'opera principale del pesciolino, ma anche di tutti gli scritti reperiti durante le ricerche, che hanno permesso di meglio delineare la biografia intellettuale e l'attività politico-culturale del Mazzini, specie per gli anni dal 1840 alla morte. Questa ristampa che e avviene non più sotto il segno della ricerca degli " utopisti e riformatori ", ma bensì sotto quella dell'odierna ripresa degli studi sulla diffusione dell'hegelismo in Italia > (p. Vili), è poi particolarmente importante per l'ampia ricostruzione, offerta dal Salita (che utilizza da par suo lettere e documenti inediti o poco noti), e per la raccolta di scritti altrimenti non facilmente reperibili.
Nato a Peseta nel 1814, studente di giurisprudenza all'Università di Pisa ed infine partecipe (non senza qualche delusione ad es. per la mancata sistemazione accademica hi Siena nel '42) della vita letteraria e culturale fiorentina negli anni seguenti, il Maz­zini irò il '40 e il '45 entra in rapporto col pensiero romantico tedesco (attraverso il problema estetico con la traduzione delle Lettere filosofiche di Schiller, e tramite un opuscolo Idee per servire d'introduzione ad una scienza delle scienze, 1841), e si pre*