Rassegna storica del Risorgimento

SOCIET? SOLFERINO E SAN MARTINO
anno <1970>   pagina <124>
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Libri e periodici
dei italiani del Ministero degli Affari Esteri, sullo stato della Grecia che Terenzio Mamiani. primo nostro ambasciatore ad Atene, inviava a Ricasoli il 16 luglio 1861.
ROMANO UGOLINI
Gli archìvi dèi regi commissari nelle provìnce del Veneto e di Mantova 1866, con prefazione di Claudio Pavone. Voi. I: Inventari, Voi. II: Documenti (Pubbli-cazioni degli Archivi di Stato, LXTI, LXHI); Roma, Ministero dell'Interno. 1968, in 8, pp. XXIV408, 438. L. 5.000, 5.000.
Quando, nel luglio 1866, dopò la sconfitta di Sadowa Tarmata austriaca operante in Italia iniziò una rapida ritirata verso il Nord, l'esercito italiano ripassò il Po liberando le Provincie venete e dì Mantova e giungendo in breve fino al Friuli orientale. Liberazione , peraltro, assai precaria e incompleta, sia in senso territo­riale : .óbé gli austriaci avevan lasciato forti presidi nelle città del Quadrilatero, a Venezia e a Palmanova , sia sul piano del diritto pubblico europeo, dato che il 4 luglio fi regno lombardo-veneto era stato ceduto dall'Austria a Napoleone IH in cambio della sua mediazione nel conflitto in corso. Ciononostante, il governo di Firenze scelse la via di affermare per tempo la propria presenza non solo militare, ma politica e istituzionale nel territorio liberato, nominando (18 e 28 luglio) regi commissari straordinari nelle province di Rovigo, Padova, Vicenza, Treviso e Udine. Le giunte provvisorie che erano sorte in varie località subito dopo la partenza degli austriaci passarono ovunque e pacificamente le consegne alle nuove autorità ed ebbero, pertanto, una vita breve o brèvissima, tranne nel caso eccezionale di Belluno, dove il commissario regio venne nominato solo 1*11 agosto. A Venezia, Mantova e Verona, infine, i commissari non furono nominati che il 13 ottobre, dieci giorni dopo la pace di Vienna e ancor prima della completa evacuazione da parte degli austriaci.
Un commissario per ciascuna provincia, dunque, e direttamente corrispondente col governo di Firenze, ad evitare ogni parvenza di governo provvisorio o regionale. Una magistratura di transizione, dotata grosso modo delle competenze di un prefetto d'allora con in più una serie di poteri eccezionali in materia soprattutto di tutela dell'ordine pubblico, di riorganizzazione di uffici ed organi pubblici anche a carattere rappresentativo, di sospensione di leggi e regolamenti austriaci già in vigore nel Veneto. Agli archivi di questa magistratura, e degù* organi, provvisori di governo- che in qualche caso la precedettero, sono dedicali i due volumi qui presi in esame, che rappresentano il cospicuo contributo degli Archivi di Stato italiani alle celebrazioni del centenario del 1866. L'iniziativa si ricollega esplicitamente alla pubblicazione, intrapresa nel 1961, dei tre volumi su Gli archìvi dei governi provvisori e straordinari 1859-1861 (Roma 1961-62); tuttavia, scrive nella prefazione Claudio Pavone, il richiamo non deve nascondere la distanza che corre fra le due situazioni e quindi fra i documenti che sono rimasti a testimoniarle. Nel 1859-1861 si: fera trattato, nel maggior numero di casi, di veri e propri governi transitori, qual che ne fosse il nome (dittature, giunte, governatorati, luogotenenze, ecc.) e qual che ne fosse la reale autonomia politica, nati per reggere interi Stati in via di estinzione, e inseriti in una dinamica di eventi dallo sbocco ancora in notevole misura incerto specie per quanto riguardava l'assetto istituzionale che lo Stato unitario avrebbe finito con l'as-bumere. Nel 1866 ci troviamo invece di fronte a organi meramente di transizione verso una meta politica e istituzionale del tutto chiara e scontata.* (I, p. XI). U giu­dizio appare complessivamente fondato; ma andrebbe, a nostro parere, diversamente articolato nella sua ultima parte. In realtà, tra il luglio e l'ottobre 1866 la meta polì­tica dell'unione al regno d'Italia non apparve poi cosi econtata per corte porzioni periferiche delle province venete, le più esposte alle rappresaglie e alle rivendica-