Rassegna storica del Risorgimento
SOCIET? SOLFERINO E SAN MARTINO
anno
<
1970
>
pagina
<
127
>
Libri e periodici
127
riodo dei commissariali regi nel Veneto: pensiamo soprattutto all'Archivio Centrale dello Stato (carte Ri casali-Bianchi e Ricasoli-Bnstogi, gabinetto del Ministero dell'in* terno), all'Archivio di Stato di Firenze (carte Biaiichi-Ricasoli) e - - ma sarebbe forse chieder troppo? - - all'archivio Ricasou di Brolio. È vero che tale estensione non rientrerebbe, a rigore, nel dichiarato intento di costituire l'unità dell'archivio del regio commissario : si tratta infatti di archivi centrali che si distinguono nettamente, sul piano f orniale-istituzionale, dagli archivi periferici quali sono quelli dei commissari regi . e della somma dei quali se mai costituiscono, per cosi dire, l'immagine speculare. tuttavia tale estensione avrebbe permesso di arricchire, in senso non più formale ma sostanziale, gli archivi dei commissari regi: nel senso, cioè, di arricchire la quantità di materiale messo a disposizione degli studiosi, posto che tale sia lo scopo della pubblicazione. A questo proposito, osserviamo che la stessa redazione ha ritenuto di derogare nel secondo volume a quei criteri restrittivi cui si attiene nel primo, pubblicando fra l'altro accanto a documenti tratti dagli archivi dei commissari regi anche documenti tratti da archivi centrali .
Il secondo volume si apre infatti con una silloge di 122 documenti di varia provenienza, compresi tra gli estremi cronologici del 21 luglio 1866 e del 3 aprile 1867. Parecchi di questi documenti (una quindicina circa) sono relazioni o rapporti generali sullo stato di una provincia, spesso inviati da un commissario regio al Ministero dell'interno ; da segnalare, per interesse e ampiezza, una relazione del Sella su Udine (doc. 22), una del Benso dèlia Verdura su Verona (doc. Ili), due del Pasolini su Venezia (docc. 103, 114). Una ventina di documenti riguardano il plebiscito. Da cinque a dieci documenti sono grosso modo dedicati a ciascuno dei seguenti gruppi di argomenti: sicurezza pubblica; economia e lavoro; rapporti tra autorità civili e militari, italiane e austriache; questioni ecclesiastiche; mene democratiche e mazziniane; questioni militari e armistìzio di Cormons; bande armate. H resto è suddiviso più o meno equamente tra pubblica istruzione, personale degli uffici pubblici, efatti di Verona dell'ottobre 1866, giunte provvisorie, guardia nazionale, etc. Alla raccolta di documenti segue una prima appendice dedicata alle fonti sulla cessione del Veneto esistenti presso le Archives du Minisi ère des Affaires Etrangères a Parigi. Essa si articola in una nota introduttiva, in un conciso inventario di tali fonti e nella pubblicazione di alcuni documenti. La seconda appendice è costituita da una breve notizia sui documenti conservati negli archivi dei Ministeri degli esteri e della difesa. La terza consiste in un elenco delle leggi e dei decreti emanati dal 18 luglio 1866 al 31 dicembre 1867 per l'organizzazione delle province venete e di Mantova e per l'estensione ad esse deUa legislazione italiana. La quarta appendice infine oflre il quadro dei collegi elettorali e delle prime elezioni politiche svoltesi nelle nuove province.
Come si può facilmente desumere da quanto fin qui detto, e al di là dei rilievi che su qualche singolo punto e in modo forse fin troppo analitico s'è creduto di fare, Gli archivi del regi commissari sono un'opera di notevole pregio, realizzala nel suo insieme con competenza ed impegno da una équipe di quindici archivisti di Stato. Unitamente agli ultimi volumi della nuova edizione del Carteggi ricasoliani e ad altre iniziative minori, come la pubblicazione dei carteggi del Cavalletto, essa costituisce un fondamentale strumento di lavoro per gli studiosi dei Veneto postunitario e in particolare di quel momento cruciale dell'unificazione politica e amministrativa, che per altre regioni d'Italia ha trovato non di rado, e non a caso, proprio negli archivisti i suoi storici più accorti: pensiamo soprattutto, oltre che alla nota opera generale del Pavone, ai lavori di quest'ultimo per il Lazio, della Zanni K osi ci lo per l'Emilia, del Saponi per la Lombardia.
BAFFAEt.0 VEKGANI