Rassegna storica del Risorgimento

BANDIERA (FRATELLI)
anno <1919>   pagina <611>
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tfuovì documenti suW eccidio de* fratelli Bandiera ecc. 611 *
11.
Rapporto delV Intendente della Basilicata al Ministro della Polizia generale a Napoli.
Potenza, il 26 di giugno 1844. Eccellenza,
In punto mi è arrivato un rapporto del Sottintendente di La-gonegro, con cui mi ha dato conoscenza che il di lui collega di Castrovillari gli aveva manifestato che nella sera del 16 corrente mese sbarcarono alla distanza di cinque miglia da Cotrone i se­guenti individui: un Ricciutti (sic)f due fratelli Bandiera, l'uffiziale di Marina Moro e diciassette altri compagni, insieme con un calabrese, che loro serviva di guida. Essi erano prowenuti da Corfu, armati
in tutto alla militare Dal punto di sbarco si portarono ad una
masseria alla distanza di undici miglia da Cotrone, e la sera del giorno 17 partirono per Cosenza, a liberare i carcerati. Che tutto ciò era stato dichiarato dal sig. Pietro di Benluciano (sic), corso, che faceva parte della comitiva, e che non si sa per qual ragione se ne sia diviso. Dallo stesso si ricevettero gli oggetti di abbigliamento.
Questo Capitano di Gendarmeria Reale, nel darmi anche co­noscenza dell'avvenuto, mi ha soggiunto, che il Caporale Cantasuio, comandante la brigata di Oastelluccio, abbia avuto notizia sicura che in S. Giovanni in Fiore la scellerata gente era stata sopraf­fatta da quella Guardia Urbana, alla testa della quale il Regio Giudice Sig. De Giovanni, che riusoi ucciderne tre> ferirne due, e dodici, mano armata, assicurarne vivi.
L'Intendente DUCA VEBDUBA
12.
Rapporto del Commissario di Polizia di Cosenza all'Intendente della
Calabria.
Cosenza, 27 giugno 1844.
Quale impressione abbia prodotta al pubblico l'avvenimento de' sciagurati sbarcati alla spiaggia di Cotrone e quali voci siansi elevate, Ella stessa non puote ignorarle: l'evviva al Re, con ripe­tute voci di esultanza all'arrivo degli arrestati fatte dal popolo, manifesta abbastanza qual ne sia il pensiero o desiderio; ed io mi avrei fatto dovere avvertirla caso mai la popolazione commi­serasse quei sciagurati.