Rassegna storica del Risorgimento

VECCHI GIOVANNI ; TOMMASEO NICCOL?
anno <1919>   pagina <620>
immagine non disponibile

620
G. Cmemzzi
era noto il manovrare segreto del Duca per un maggiore potere ed era pure nota l'attesa animosa dei patrioti modenesi per una probabile riscossa, ed egli, che si teneva in oontinua comunione, di sentimenti con alcuni liberali, era del gruppetto che nel caffè Por-retti in Scandiano commentava le notizie elio giungevano sui fogli e che pensava al da farsi in caso di bisogno.
Erano del gruppo Giacomo Almansi, Giuseppe Delaiti, Gaetano Braglia, Francesco Ferretti, Antonio Lei e qnalche altro. 1
Scoppiata la rivoluzione modenese del 3 febbraio, e sopravve­nuto tosto il generale Zucchi in Scandiano, il Tocchi si avviò a Modena con alcuni dei su ricordati per dare l'opera sua alla causa comune ; però nel momento non fu necessaria e ritornò a Scandiano. Dalle carte del Ministero di Buon Governo non risulta che avesse parte sediziosa, quantunque si istruisse contro di lui e di altri nn
1 Giacomo Almansi, israelita, medico, professore, collaboratore di riviste scientifiche, dimorò a lungo in Firenze: il D'Azeglio nel ! 48, per riaversi della ferita riportata a Vicenza, visse nella villa di lui, a due miglia da Firenze. Il fratello suo, Marco, fu uno degli istitutori del Governo provvisorio a Scandiano il 5 febbraio 1831 e per ciò tratto in arresto, insieme con Giovanni Braglia, studente di veterinaria, con Antonio Lei, scrittore della cancelleria civile di Modena. L'Almansi invece, dicono ì Processi, passava la giornata in ozio es­sendo in uno stato comodo. Nel'31 fece però parte della guardia civica scan-dianese.
Il Delaiti era maestro elementare, insegnava dal 1813; caduto in sospetto del Ministero di P. E. ed I., venne nel maggio 1829 arrestato, ma non so per quel ragione: nel 1831 fu destituito dall'insegnamento. 11 Delaiti presso il Governo estense aveva da rimproverarsi qualche cosa. Nel febbraio 1831, in Scandiano, aveva distribuito coccarde tricolori agli scolari e questi aveva condotti a prendere parte ad una festa in onore della Bandiera italiana : e poi aveva seguito 51 generale Zucchi ad Ancona. S'insinua nelle carte di po­lizia che nel '21, appartenendo egli alla setta dei Carbonari, facesse utili ri­velazioni.
Per Gaetano Braglia cfr. : G. CANBVAZZI. La Scuola MitUamM Modena - Modena, 1914, Voi. I, pp. 469-70. Dopo qualche tempo passato in esilio in Francia, si restituì a Scandiano, dove nel 1838 viveva in poco buone condi­zioni di salute.
Francesco Ferretti, dottore in legge, segui il generale Zucchi ad An­cona: fu sospeso per anni dall'impiego e poi per grazia del duca venne occu­pato nei tribunali e fu segretario della Procura regia di Massa alla dipendenza del Brugnoli. Un figlio di lui disertò dalle truppe estensi e passò nei Caccia­tori della Magra. Insieme erano compromessi il fratello Gaetano, praticante di giurisprudenza, compositore di canti rivoluzionati e la sorella Carlotta, calda repubblicana. - Cfr. G. CANBVAZZI: Op. cii,t pag. 470).