Rassegna storica del Risorgimento

VECCHI GIOVANNI ; TOMMASEO NICCOL?
anno <1919>   pagina <625>
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Lettere di Niccolò Tommaseo 625
sue poesie e segnatamente a parecchie canzoni chili, nelle quali mostrò di meglio riuscire l e nelle quali, al dire del D'Azeglio, veramente spira virile fermezza .
Studente ancora, e giovanissimo, si dilettava a comporre versi, che alle volte mandava in esame ad uno dei suoi professori, il ri­cordato Tonelli, il quale si compiaceva delle buone tendenze a poe­tare dello scolaro. Le prime poesie date alla stampa sono d'occa­sione, ma anche fra esse ve n'ha alcuna notevole per garbo, per gusto e giudicata favorevolmente* K
E' del '31 il sonetto;per- H supplizio di Ciro Menotti, pubblicato solo quarantasei anni doj> isul giornale modenese II Panaro (9) giu­gno 1877) e riprodotto dal Vannucoi nei suoi Martiri, ed è del 1834 la sua prima canzone : In morte di Napoleone II.
Nel '41 apparve una prima raccoltìna di versi del Vecchi: Monti8culo poetico, e Tanno dopo il canto: Pei' l'adunanza degli scien­ziati in Padova nel settembre delVanno 1842, il quale valse a ren­dere più noto il nome del Vecchi. Nello stesso anno pubblicò un'altra raccoltina: A' miei morti, una tenera collana di compo­nimenti tutti mestizia e pianto: gli sciolti per la morte dello zio Sigismondo in essa contenuti sono qua e là belli davvero.
Omettendo di segnalare tanti e tanti componimenti dati in luce in riviste e in folio volante. Nel 1846, a Bastia di Corsica mise fuori : Un anno dì malinconia poesie piacevoli, nelle quali 'E Vecchi intese fare delle satira sociale, ma a parere mio, non riuscì ad alzarsi cha a mediocre altezza. Non gli mancarono al acerbe critiche di giornali, specialmente di parte nera, e per ciò il Giordani scriveva all' autore il 28 aprile 1847 : Non si dia pensiero dei rumori sanfedisti: fa benissimo a non curarli .
Nel 1S4S Giovanni Vecchi potè dare libero sfogo al suo amore per la libertà nel Canto del Bardo italiano, ne La Battaglia diPastrengo, nella canzone Ai popoli delVAM-MM nelle odi Per la vittoria di Goi-to (1). Pel ritorno in patria del generale Zua-hi, e in articoli stampati dalla Patria di Firenze, dall' Unità di Bologna, dall' Indipendenza, dal Vessillo italiano di Modena, ecc.
Naufragate le speranze che i patrioti avevano nutrite nel '48,
i Recitata nel Nuovo Teatro Comunale di Modena dall' artista Cesare Fabbri, come l'altra per la Battaglia di Faslrcngo; l'ode entusiasmò il pubblico e infitti perchè questo acclamasse tosto Carlo Alberto, qual Re d'Italia