Rassegna storica del Risorgimento

AMERICAN PHILOSOPHICAL SOCIETY DI FILADELFIA CARTE FABBRONI; FA
anno <1970>   pagina <531>
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'Giovanni Fabbroni e i fratelli Humboldt 531
formare il suo corrispondente della disgrazia, da cui era stato colpito. Ciò risulta da una missiva, che Wilhelm mandò da Roma al riformatore toscano, in data 28 ottobre 1803:
Roma, ai 28. Ottobre, 1803. Mio rispettabilissimo amico,
Mi lusingo ch'Ella avrà ricevuto la Ietterà' ch'ebbi l'onore di scriverle ai 14. di questo mese, e non mi SCUBO più della lunghezza del mio silenzio del quale Ella cosi amichevolmente si lagna. Il Sig.r Cbabrun mi ha portato la Sua opera sopra gli antichi abitatori d'Italia, e pochi giorni dopo ho ricevuto anche la lettera di mio fratello ch'Ella si è compiaciuta a fare stampare. Non posso dirle abbastanza quanto le sia obbligato di tutte queste nuove riprove della Sua amicizia verso me; ma vorrei sopra tutto trovar parole per esprimerle il piacere che mi ha fatto la Sua opera, ch'Ella con tanta modestia chiama un sogno. È vero però che il sognare di certe per* sone è superiore alle veglie della maggior parte delle altre. Il lavoro che in questo momento sono sul ponto di fare sopra i Cantabrj, mi costringe di parlare del mede­simo oggetto, e m'approfitterò allora dei lumi che la Sua opera mi darà; frattanto, giacché Ella gentilmente lo desidera cosi, prenderò la libertà di dirle la mia opinione sopra il di lei sistema subito che avrò trovato il tempo di studiarlo con quella appli­cazione ch'esigge l'importanza del soggetto e la viva e sincera parte che prendo a Lei ed a tutte le Sue occupazioni. Attualmente, essendo più Ubero questo mese che nel resto del (sic} anno, ho fatto alcune gite col Principe di Meeklenburg, e ne farò ancor altre. Siamo stati pochi giorni fa a Tivoli, e visitammo di là la villa d'Orazio presso Licenza, della quale il Cavalier Buoni dice nella ultima sua operetta, ch'Ella senza dubbio conoscerà, che, benché il Chaupy abbia scritto tre volumi sopra essa, non vi si trovi una sola pietra che dimostri d'aver appartenuto a quel celebre poeta. In fatti non v'è altro adesso che un pezzettino di mosaico ch'un vignarolo scava ogni volta che vi viene un forastiere, e che ricopre subito dopo. Domani o dopo domani andremo a Cori, ma, restituito di là, ricomincìerò le mie solite occupazioni, e la prima sarà d'istudiare la Sua interessantissima opera. Frattanto non ho voluto mancare di dirlene i miei più vivi ringraziamenti, come ugualmente al Sig.r Pelli, la di cui memoria è annessa alla Sua. Presènti, La prego, i miei sinceri rispetti alla Sua Signora, e gradisca i più distinti complimenti di mia moglie per Lei e la Signora Sua con­sorte. Ho l'onore di confermarmi colla più distinta stima e col più sincero attacca­mento / Suo servitore vero ed amico, / HUMBOLDT.1)
Il riformatore toscano aveva, fatto pervenire al suo corrispondente, per mezzo del generale Joseph Chabran, da non confondere con Francois-Louis* René Mouchard, conte da Chaban, -) una sua memoria intitolata Derivazione e coltura degli antichi abitatori d'Italia, Questa era stata pubblicata nel 1803, insieme con un'altra memoria sulle Epoche di storia fiorentina fino al 1292 ài Giuseppe Pelli, padre adottivo di Teresa Fabbroni, per iniziativa della Società degli Amatori della Storia Patria Fiorentina, quale Saggio dei lavori ai quali si è dedicata, come per prodromo di ciò che medita fare col benefizio
t) La lettera è indirizzata cAlffil.mo Sig.rn / il Signore Giovanni Fabbroni. / Direttore della Real Zecca / u / Firenze .
2) Dictìcnnaire de Biographla Frangolse [D.BJF.], VTII (1959), coli. 89 e 138-139. Tra le Febbroni Paperi di Filadelfia si trova il seguente biglietto di Chaban, indiriz­zato a Momaeur fabbroni / Directear de la Monnoie / Florence: Chaban a l'honiieur de presentar sca salntations à Monsieur Fabbroni et de le prier de vouldir bien se randre à son Bureau au Palals Pitti / Ce 28 8.1"* .
3) ANTONIO LOMBAHOI, Jllogio cit, pp. XW-XIV e XXVIII.