Rassegna storica del Risorgimento
AMERICAN PHILOSOPHICAL SOCIETY DI FILADELFIA CARTE FABBRONI; FA
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1970
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533
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Giovanni Fabbrom e i fratelli Humboldt 533
cenza, cui Bertrand Capmartin de Chaupy aveva dedicato un lavoro monuinen* tale dal titolo Découverte de la maison de campagne d'Rorace. pubblicata a Roma negli anni 1767-1769. *>
Dopo un lungo silenzio da parte di Wilhelm von Humboldt, questi inviò a Fabbroni un'importante lettera in data 25 aprile 1804, in cui prendeva posizione nei confronti della memoria intitolata Derivazione e coltura degli antichi abitatori d'italiax
Venerato Signore ed Amico,
Le devo mille scuse del mio lungo silenzio, e non saprei dire io stesso come abbia io potuto tardar tanto tempo a rispondere alle amicissime Sue lettere. La prego soltanto di restar persuaso che nulla di meno ho pensato infinite volte a Lei, che mi sono proposto ogni settimana di scriverle, ma che sempre poi me ne sono visto impedito. Non è lecito ad ognuno d'imitarla Lei (sic), Signore mio amicissimo, e di avere tempo e forze abbastanza per occuparsi quasi all'istesso tempo di oggetti intieramente diversi, e di passare da riforme della Zecca a delle investigazioni erudite sopra l'istoria dei secoli i più rimoti, e di là a delle riflessioni piene di vero .affetto patrio e d'entusiasmo per l'umanità sopra i mezzi di rimediare alla mendicità. Ho seguitato i suoi lavori in tutti questi rami, ho ammirato il di Lei coraggio ed il talento raro di piegarsi a materie cosi diverse, e di riuscire ugualmente bene in ognuna di esse, ma mi permetterà di confessarle che ho goduto principalmente l'opera, che si avvicina di più alle mie proprie occupazioni, voglio dire la memoria sopra gli antichi abitatori dell'Italia.
È certo che resta impossibile di stabilire un sistema forte abbastanza per rispondere a tutte le obbiezioni possibili, laddove la memoria dei fatti viene dileguata dal decorso dei secoli, e dove, mancando alle volte e documenti e tradizione, non resta altra guida che alcuni nomi proprj corrotti e mutati in non so quante maniere. Ma perciò è permesso di abbandonarsi a conghietture in questa parte dell'istoria, e ammirai la sagacità di moltissime sue etimologie e l'acutezza d'ingegno colla quale Ella fa venire gli antichi abitatori dell'Italia dai confini dell'Asia e della Cina per andar a popolare poi la quarta parte del mondo. Le confesso che le mie ricerche non si sono mai estese fin là, e non potrei dunque con fondamento certo decidermi per la Sua opinione o per una delle altre prodotte da altri investigatori di lingue e d'istoria. Ma trovai nella di Lei dissertazione alcuni principi, ohe anche a me mi parvero sempre quei sopra cui dovesse edificarsi qualunque sistema in simili materie.
Non ho potalo mai persuadermi con Lanzi ed altri, che l'Italia intiera non avesse da riguardarsi che come un'altra Grecia, per così dire. Le colonie degli antichi senza dubbio furono meno numerose delle nostre attuali, vennero per la più gran parte in paesi più popolati, e non furono premurose al pari delle nostre di tradurre gli abitatori dei paesi forestieri ai proprj costumi ed alla propria religione. Se, non
i) GIUSEPPE LUGLI, La villa sabina di Orazio, in Monumenti antichi pubblicati per cura della ti. Accademia Nazionale dei Lincei, XXXI (1926), colL 466*468, 594 e passim* Su Chaopy cfr, L. UÈ SANTI, L'abbé Capmartin (1720-1798), in Mémoires de VAcadèmle de* Sciences, Inscriptions et Belles-Lettres de Toulouse, Douzième sèrie, III (1925), pp. 65-100. Su Boni cfr. / secoli delta letteratura italiana dopo il suo risor* gimento, commentario di GIAMBATTISTA COKNIANI, continuato fino all'età prosente da STEFANO TICOZZI, Milano, 1832-1833, II, pp. 504-505. Per quanto riguarda la polemica di Boni contro Capmartin de Chaopy, cfr. Lettera di un socio etrusco ad un altro della stessa accademia sopra un idoletto trovato a Fiesole, in Nuovo giornale dei letterati, VI (1803), pp. 4648. Tale scritto, pubblicato anonimo, è di Boni (cfr. FABIA BUBBONI, U Cicognara , Bibliografia dell'archeologia classica e dell'aria italiana, Firenze, 1954* 1967, Volume -IT, Tomo IV, Parte I, p. 370, n. 5608).