Rassegna storica del Risorgimento
AMERICAN PHILOSOPHICAL SOCIETY DI FILADELFIA CARTE FABBRONI; FA
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1970
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Gustavo Costa
nella storia economica della Toscana.13 Questa volta Wilhelm von Humboldt non attese che Fabbronì gii mandasse in omaggio una copia Iella sua nuova pubblicazione, ma pregò il già menzionato Tassoni-Estense di fargliela pervenire, cóme risulta da una sua lettera al riformatore toscano, in data 22 settembre 1804:
Non deve averLe fatto maraviglia rh'io pregai il nostro rommun amico Tassoni della Sua. nuova opera, subitocene ebbi la prima notizia della pubblicazione di essa; *ono troppo ansioso di vedere quel ch'esce della Sua penna, per aspettare, benché dall'esperienza conosca la bontà che ha di communicarmi i prodoni delle Sue veglie. Ho letto all'istante il Suo libro presente lo rileggo adesso, e vi trovo tanto più piacere, che il savio Suo sistema di libertà è sempre ugualmente stato il mio, benché non appoggiato in me sopra ragionamenti tanto solidi ed nn numero cosi abbondante di fatti. Riguardo questi ultimi rome un sommo vantaggio della Sua Opera, e credo che questa sia tanto più da stimarsi, ch'essendo destinata al princìpio più per istruzione d'un Ministro che per la lettura del Pubblico, Ella non ha posto la sua cura in altro che nell'essere utile a chi volesse mettere in pratica i Suoi princìpi. È raro' assai di unire in questa guisa l'esperienza albi cognizione esatta ed erudita della teoria, e quel che si ottiene mediante questa felice unione, riesce nuovo, benché al primo colpo d'occhio non pajano adoperati altri prìncipi che quelli già cogniti e già esposti altre volte. Nell'istruirmi così roH'ajuto delle Sue osservazioni in questa difficile materia, godo all'lstesso tempo un altro massimo piacere, quello dello stile chiaro, luminoso, energico e facile, che forma il carattere distintivo di tutte le Sue opere. Sempre m'incanta di nuovo questa bellezza della Toscana favella, e con minor cura Ella, come dice, lima i Suoi scrini, tanto più sorprende quella loro, per cosi dire, involontaria e spontanea eleganza.
Mi rincresce moltissimo che gli affari delle Sue cariche Le prendano, mio Signore, un tempo, che potrebbe tanto bene impiegare in occupazioni scientifiche. Capisco che la Corte sia gelosa di mettere a profitto i Suoi talenti; ma le scienze, la Sua famiglia, i Suoi amici hanno anch'essi i loro diritti.
La ringrazio sommamente e Lei e la Sua Signora, alla quale io La prego di rassegnare i miei ossequj, della memoria ebe conservano di mia moglie. Essa goderà fra poco il piacere di vederle in Firenze; potessi sperare anch'io d'esser partecipe di questa sorte! Mio fratello sarà molto riconoscente ai sentimenti ch'Ella si compiace a professargli. Ispero di vederlo in Roma al principio dell'anno prossimo, ed allora si tratterrà senza dubbio qualche settimana a Firenze per approfittarsi delle Sue istruttive e piacevoli conversazioni.
Il 20 ottobre 1804, il diplomatico prussiano scrìveva da Roma due lettere in italiano: una indirizzata a Giovanni Battista Vermiglio!i,2) professore di
t) ABELE MORENA, Le riforme e le dottrine economiche in Toscana, ne La rassegna nazionale, Yol. XXXII Anno Vili (Novembre-Dicembre 1886), pp. 570-575; GKN-NAHO MONDA INI, Giovanni Fabbronì cit.. pp. 91-109; LUIGI DAL PANE, La questione del commercio dei grani nel Settecento in Italia, I, Parte generale Toscana, Cotignola, 1932, p. 344; ILDEBRANDO IM BRUCIA DORI. Campagna toscana nel *700, dalla Reggenza alla Restaurazione, 1737-J8ÌS, Presentazione di Renzo Giuliani, Firenze, 1953, p. 15 e passimi Illuministi italiani cit., Ili, pp. 1088-1089 e 1091; FURIO DIAZ, Francesco Maria Gianni dalla burocrazia alla politica sotto Pietro Leopoldo di Toscana, Milano-Napoli, 1966, pp. 404405.
*) LUISE CHARLOTTE PICKEHT, Rotazioni fra archeologi italiani e tedeschi neWOt-tocento, in Atti della Accademia Nazionale dei Lincei, Rendiconti, Classe di Scienze Morali, Storiche e Filologiche, Serie Vili, Volume XVIII (1963), p. 389.