Rassegna storica del Risorgimento
VECCHI GIOVANNI ; TOMMASEO NICCOL?
anno
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1919
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pagina
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636
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636 . Cammzzì
saperlo fare, meglio clie in parola, ne' fatti; abbonirlo, ispirargli di se fiducia riverente. Questo dico, io ohe, previsti i pericoli dell'invocare 1' aiuto suo, veggo adesso i pericoli del provocare i suoi sdegni.
Ora Ella intende in che rispetto io consenta alla oanzone di Lei, e perchè non mi paia potersi assolutamente lodare quél successo, che ogni ardire assolve, ne chiamare sul serio Luigi Napoieone V e-letto del popolo, il quale s' era già dianzi eletto altro governo ; ne' dirsi che la Francia già delinque contro di lui se non in quanto ogni mossa consigliata da intenzioni non buone, o improvvide, ancorché buone, contro non buoni reggitori, è delitto. E mi par troppo dire di lui, che nasoonde ne' suoi precordi il destino d1 Europa ; e che, simile a Dio, nel mistero dà Vita al mondo che chiude nella sua mente. Le principali bellezze del canto mi paiono: Cadde/ Dal Cielo adusto Ai mal per lui tentati ardui Tritoni, Si scosse il mondo; subbissar sei troni/- Un suono di lontano tempo, ed un pugno di proscritta polve, Questo restava di cotanta possa /... Tacque la terra. Un coronato spettro ti porse, infausto dono, il franco scettro... E mi rinfama e ai re la fede... insegna. Rallwma, ed alto scuoti La folgore cirnea, lungo sgomenta Del Norie; e là, della pietà nell'ira, Fulminando percuoti, ì tiranni del mondo: la Natura Di que' suoi crudi parti ancor sospira... E dà (Italia) talvolta un crollo Tale per lo dolor, che dal profondo Si turba e scuote Gallia tutta e il mondo ...E ancor stai dubbio, o figlio Della Fortuna? Or scegli: o un lauro in fronte, Che i re non hanno, o precipizii ed onte.
Non intendo mai pente, se non nel senso antiquato di pentere per pentirsi; e mi rimane tuttavia oscuro: non intendo, se non a un di presso, Tarde il sangue lussuria Di popolar potenza, ma so che, per accattare al suo siale dignità, Ella non ha bisogno di chiamare papiri eterni i napoleonici, che fa rammentare con desiderio le eterne pagine del Manzoni. Non so se di a mal pena Ella abbia esempi, quando non le paiono opportuni e autorevoli quelli di una sol volta: ma so ohe, artefice valente di numeri, Ella può meglio temprare--pel verso: 0 Tu che ancor della più altera e audace' e quell'altro: Sostten la vita col sangue de* suoi. Ma a chi dico io queste cose? Ne incolpi la sua modestia, e mi creda
19 aprile '64, di Firenze.
suo dev. N. TOMMASEO