Rassegna storica del Risorgimento
AMERICAN PHILOSOPHICAL SOCIETY DI FILADELFIA CARTE FABBRONI; FA
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1970
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Gustavo Costa
È vero che in Julia almeno nello Stalo Romano, la coso è molto differente. Qui ognuno scortica, o fa scorticare per i suoi servitori, il bestiame morto; la carne, se la morte non è seguita per malattia epidemica, si vende in piazza (quel che mi pare molto pernicioso), od è venduta per i cosi detti carnacciarj; ed in tutto lo Stato Romano non è, come mi dicono, ch'un solo boja col suo Ajutante. Ma questo boja però è tacciato d'infamia, e, quel ch'è di più, anche il bacì golfo e gli sbirri sono trattati con più disonore di quel che sarebbe buono, e di quel che si usa in Germania. Mi figuro che nell'Etruria la cosa sarà l'istessa. Nello Stato Romano non si è né anche pensato, per quanto io sappia, ad impedire le cattive conseguenze, che un tal disprezzo di uomini occupati in cose vili certo, ma però necessario Iste) deve produrre. Ma nel paese nel quale il saggio Leopoldo non ha lasciato nessuna parte della legislazione sen* za farvi le necessarie riformazioni, si potrebbe supporre che egli avrebbe tolto ancora questo abuso, quantunque molto minore di quello in Germania.
Nel chiedere a Fabbroni notizie sulla posizione sociale, cui corrispondeva in Toscana il mestiere di scorticatore di animali morti, vale a dire di Schiuder o Wasenmeister , associato in Germania con il mestiere infame di carnefice,1) Wilhelm von Humboldt esaltava le riforme attuate da Pietro Leopoldo, definito dall'economista e scienziato toscano, in una lettera indirizzata a Jefferson, un Principe il più umano dell'universo, che con incessanti e nuove Leggi ha abolito ogni segno di dispotismo verso ai suoi sudditi, che egli ama e governa da vero Padre . -) L'atteggiamento del diplomatico prussiano nei con* fronti di Pietro Leopoldo, che aveva a sua volta riconosciuto in Fabbroni il merito, l'abilità, l'onestà ed il zelo del servizio, non avendo eccezioni, né potendo esser migliore ,3) si armonizza perfettamente con l'ammirazione espressa a proposito dell'opera fabbroniana Dei provvedimenti annonarjt e dimostra in modo incontrovertibile come il riformismo Ieopoldino rappresenti una delle componenti essenziali del pensiero politico di Wilhelm von Humboldt, imperniato su una concezione goethiana della dignità umana, che ne fa l'antitesi del bismarckismo. -) È questo senza dubbio uno degli aspetti più notevoli della corrispondenza Humboldt-Fabbroni, che investe anche il problema della fortuna europea di Cesare Beccaria, il quale aveva additato gli atti d'indegna-zione e di disprezzo con cui ciascuno guarda il carnefice, che è pure un innocente esecutore della pubblica volontà ,s) in quanto l'insegnamento del trat-
*) OTTO BENEKJS, Von unehrlichen Lenten CÌL, p. 167 e passimi ALBBECHT KELLER, Der Scharjrichter cit., p. 116 e passim.
2) The Papert of Thomas Jefferson di., 3, p. 148.
) PIETRO LEOPOLDO, // Governo della Toscana (a cura di A. Salvestrini), in Ras-segna storica toscana, Xili (1967), p. 224. Cfr. ADAM 'WANDRTISZKA, Leopold IIt Erzher-zog von Oesterreich, Grassherzog von Toskana, KSnig von Zingara, und Bohmen, RSmischer Kaiser, Wicn, 1965, TI, p. 57.
4) FULVIO TESSITORE, / fondamenti della filosofia polìtica di Humboldt, Napoli, 1965 I. 179 e passim. Sul riformismo Ieopoldino cfr. Atti del Convegno di Montecatini Alto (29-30 maggio 1965), L'opera di Pietro Leopoldo, Granduca di Toscana, in Rassegna storica toscana, XI (1965), pp. 179*300. Su Bismarck cfr. CABLO ANTONI, Processo a Bismarck, ne II tempo e le idee, Napoli, 1967, pp. 70-75.
s> CESARE BECCARIA, Del. deUttl e delle pene, con una raccolta di lettere e documenti relativi olla nascita dall'opera e alla BUU fortuna nell'Europa del Settecento, a cara di Franco Venturi, Torino, 1965, p. 67.