Rassegna storica del Risorgimento

AMERICAN PHILOSOPHICAL SOCIETY DI FILADELFIA CARTE FABBRONI; FA
anno <1970>   pagina <546>
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Gustavo Costa
medici.1' Ma il diplomatico prussiano aveva in proposilo dei legittimi dubbi, se scriveva al suo corrispondente ohe il governo toscano, per convincere gli altri paesi dell'inesistenza della febbre gialla a Livorno, doveva dimostrare che la malattia non era stata importata da una nave, la quale, come correva voce, aveva toccato il porto spagnolo di Malaga, dove la febbre gialla aveva infierito con particolare virulenza: )
... Mi pare che la Corte d'Etruria, per fare dileguare almeno nelle persone spregiudicate ,e> culle ogni timore di febbre gialla, non avrebbe ch'a rifiutare in una maniera auten­tica questo fatto, giacché in realtà U solo problema consiste nel decidere, se l'epidemia di Livorno è nata nella città stessa, come io ne sono persuaso, dal solo influsso del­l'aria, delle acque e della stagione, ovvero se vi è stata trasportato, per cosi dire, da un paese estero? Mi perdoni, caro amico, la mia franchezza; ma in oggetti, che interes­sano la vita di popolazioni intiere, una delicatezza, altresì raccomandabilissima, sarebbe anche colpevole; il governo il più attento non può impedire sempre che non si commetta una sola trasouraggine; ed io so, che parlo con un uomo, che né anche per la propia Sua patria vorrebbe usare di parzialità.
Tre giorni più tardi, il 19 novembre 1804, la signora von Humboldt veniva a conoscenza dell'epidemia, e scriveva allarmata al marito da Parigi: Mei ne Pbantasie ging sogar so weit, mir ausziuleuk.cn, was ich mit den beiden Kindern, die ich bei mir habe, auf den Fall raachen wollte, wenn es Tollkiihnheit ware, sie mit nach Italien zu nehinen .3) Il diplomatico prussiano rassicurava la consorte in una lettera datata 21 novembre, in cui le dava delle precise istruzioni per il viaggio alla volta di Roma:
Die Xivorner Epidemie ekelt mieli an. Es gefat nach den letzten Bri e feri (vom 16. aus Florenz) vie! hesser. Es sterben nur nodi zwolf tagli eh. Hier ist nìcht die mindeste Gefahr. Àher Yorsichti ! Da musst schlechterdings iiher Ancona gehn, und ni mai ja aneli dahin Gesondheitspasse oder wenigstens Zertìfikate, dass Du nicht Toskana he-rubri hasL*)
Una delle due lettere fabbroniune, menzionate a Wilhelm von Humboldt nella sua missiva del 16 novembre 1804, era stata portata a destinazione dalla
1) G. TOHMASENZ, Sulla febbre di Livorno del 1804, sulla febbre gialla americana e mite malattie di genio analogo, Ricerche patologiche, Parma, 1805, pp. 15-16. Ho sotto gli occhi un esemplare di tale opera, appartenente alla Biology Library del­l'Università di California in Berkeley (collocazione: k-RC 206 T 6), in cui si legge la seguente dedica manoscritta : Al celebre Professore / Antonio Giuseppe Testa / in attestato di sincero rispetto / L'autore. Su Tom masi ni cfr. IGNAZIO CANTÒ, L'Italia ciu, Parte terza, pp. 142-146; G. B. JANEM.I, Dizionario biografico dei parmigiani illustri o benemeriti rutilo scienze, nelle lettore e nelle urti, Genova, 1877, pp. 442-445; Ctntzio SPRBNCEL, Storia prammatica della medicina, tradotta dal tedesco in italiano dal Sfg. D. R. A trigoni, Seconda edizione italiana, accresciuta di note, aggiunte, di un discono., preliminare, e continuata Ano a questi ultimi anni per cura del D. Fran--cestro Frittili, Firenze, 18394851, Vii, Parte IH, pp. 138-158 e 170-219; Vili, Parte II, pp. 255-257. Su Testa cfr. i secoli dalla letteratura cit* IL pp. 58*559; Cuazio SPIIEN-CEL, Storia cit, Vili, Parte II, pp. 265-273
2) ANTONIO Zont, Storia cit, III, p. 555, . 13. a) Wilhelm und Caroline cit., II, p. 276.
*) Ibid., IL p. 278.