Rassegna storica del Risorgimento
AMERICAN PHILOSOPHICAL SOCIETY DI FILADELFIA CARTE FABBRONI; FA
anno
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1970
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pagina
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561
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Giovanni Fabbroni e i fratelli Humboldt 563.
fabbroniana del 5 novembre 1804, in cui il riformatore toscano raccomandava all'amico due viaggiatori greci, Andrea Mustoxidi ed il cngino di questi. Starno Gangadi:J>
...Si fa menzione nella medesima di due Giovani Greci, chiamati Gangaridi (sic) e Mustoxidi, e, tanto bramoso di essere utile a persone ch'Ella onora della sua stima ed amicizia, quanto desideroso di far la conoscenza di due forestieri, i quali già interessano per il paese, da dove sono. La prego di dirmi, s'essi sono ancora a Roma, e dove io potrei trovarli.
Mustoxidi e Gangadi si erano mossi da Pavia, dove erano studenti, per andare a visitare la Toscana, muniti di una calda lettera di raccomandazione del Monti, indirizzata al già menzionato Tassoni-Estense, nel giugno 1804.21 Alcuni mesi più tardi, nel novembre dello stesso anno Mustoxidi, destinato, come si è visto, a diventare biografo di Fabbroni, aveva deciso di recarsi a Roma insieme con il cugino Gangadi, e pertanto si era fatto raccomandare dal riformatore toscano a Wilhelm von Humboldt Ma rincontro non potè aver luo.go, in quanto i due giovani greci erano stati respinti dal cordone pontificio, spiegato al confine con il Regno d*Etruria, come misura precauzionale per la epidemia di Livorno. Non per nulla Mustoxidi e Gangadi scrivevano a Fabbroni, il 13 novembre 1804:
Il cordone posto nel confine Pontificio ci ha obbligati di ritornare di bel nuovo in Firenze dopo cinquanta miglia di cammino fatti {sic) inutilmente. Quantunque il nostro Passaporto sia sottoscritto dal Governo, da Tassoni e dal Nunzio Pontificio, e porti la data degli otto Novembre, ci si nìega l'entrata, come sospetti. Ella è testimonio Decollare di esser noi slati sempre in Firenze, ed a Lei unicamente possiamo ricorrere per l'amicizia ch'ella c'impartisce benignamente, e per essere l'unica persona di conto, alla quale noi forestieri possiamo rivolgerci. Nodriamo la dolce speranza ch'ella vorrà dunque prestarci soccorso, e che anche in quest'occasione vorrà darci una novella prova della infinita sua cortesia.
Comunque Mustoxidi, il quale aveva pubblicato, nel 1804, uno studio storico assai apprezzato, dal titolo Notizie per servire alla storia corcirese, dai tempi eroici sino al secolo XII, 3) rinunciò a recarsi a Roma, come risulta dalla lettera del diplomatico prussiano a Fabbroni, in data 24 maggio 1805:
S peccato che il dotto Muxt ossidi {sic) abbia intieramente voltato le spalle alla nostra antica Capitale del mondo... Ma frattanto il suo nome resterà scolpito nella mia memoria, e forse avrò io un giorno il piacere di rincontrarlo, e di veder la dotta sua storia. Ella non mi disse in qual idioma essa è scritta, ma suppongo o in Italiano, o in Francese.
Nella stessa missiva, Wilhelm von Humboldt ringraziava Fabbroni di avergli fatto avere una memoria intitolata La Biblioteca, composta sotto forma di let-
r> EMILIO TIPALDO, Biografia del cavaliere Andrea Mustoxidi, corretta dallo stesso Mastoxidi in Corfù nell'anno 1838, annotata e continuata sino alla sua morte da Andrea Papadopnlo Vreto, Atene, 1B60, p. 21 e passim.
2) Epistolario di v'incenso Monti* raccolto, ordinato e annotato da ALFONSO BERTOLDI. Firenze, 1928-1931, p. 298.
3) EMILIO TIPALDO, Biografia del cavaliere eit p,. 3; T. MUSTOXIDI, Andrea Mustoxidi, in Sìculorum Gymnasium, N. S., XIII (I960), p. 211.