Rassegna storica del Risorgimento
GUERRAZZI FRANCESCO DOMENICO
anno
<
1970
>
pagina
<
592
>
F. D. OTERRAZE DA PALAZZO VECCHIO ALLE MURATE
Nel suo articolo Un atto di lenità (sic, ma eerto doveva scriversi di slealtà) , Pietro Miniati scrive: Questa Commissione (cioè la Commissione governativa costituita al crollo della sua dittatura) o almeno i più potenti in essa impedirono al Guerrazzi col pretesto di tutelargli la vita, l'uscita da Palazzo Vecchio ;l) Aldo Guerrieri nel suo documentatissimo e generalmente obiettivo: Il '49 a Livorno , -' sotto la fotografia del Ricasoli, che non gode certo le sue simpatie, per 11 suo sconcertante apprezzamento della difesa di Livorno contro gli Austriaci 3> (come, sotto questo profilo, non gode neppure le nostre, ma noi non dimentichiamo il Ricasoli del 1859 e cioè uno dei primissimi fattori del* l'Unità), lo dichiara responsabile col Cambray Digny e con gli altri della Commissione dello sleale trattamento al Guerrazzi che tentò penosamente di giusti* ficare al processo. Lo stesso Guerrieri, aggiunge: ...non per questo ha meno ragione il Guerrazzi di ritenersi tradito dai moderati della Commissione governativa dal momento che lo stesso Ranalli, dopo aver letto sia 1* Apologia , sia i Ricordi del Digny, finisce col sentenziare disleale l'operato di tutti costoro nei confronti del Guerrazzi . *) Ed invero il Ranalli dopo aver parlato del furor (dei villani) sempre maggiormente volto contro il Guerrazzi, che chiedevano di vedere, dubitando che non fosse fatto fuggire, onde parve di condurlo nel castello di San Giorgio, sino a che le ire popolari non si attutissero, pregarono (evidentemente quelli della Commissione) il Prof. Zannetti a compiere il penoso ufficio, il quale accettò, con condizione che fosse guardato dai militi cittadini e non da veliti, alloggiati nella fortezza. Certamente non pensava il leale uomo di essere strumento di sleale impresa.5) In un primo momento il Guerrazzi ritenne complice del tradimento lo Zannetti; ma poi si ricredè: ma su questo ritorneremo più sotto.
Anche la ricasoliana Enrica Viviani della Robbia dice che il Cambray Digny fu escluso dal ministero Bon Compagni costituito 1*11 maggio 1859 perché si era reso impopolare per la mancata promessa fatta al Guerrazzi di non arrestarlo nell'aprile del '49 . Nessun appunto essa muove al Ricasoli in merito all'arresto dell'ex-dittatore. Essa ricorda che in seguito alla sconfitta subita dal Guerrazzi nelle elezioni politiche del '71 nel collegio di Livorno in cui egli fu battuto dal B astogi, la Fratellanza Artigiana di Massa Marittima pubblicò in un libretto, in data 31 marzo 1871, uno Studio critico sul Guerrazzi di Alberto
) In F. D. Guerrazzi. Studi e documenti, a cura del Comitato toscano per la storia del Risorgimento, Firenze. Ed. La Voce , 1924, p. 87. Il corsivo è nostro.
2) A. GI.'EKHIKRI. // quarantanove n Livorno, a cura della Rivista di Livorno , 1961-1*, p. 188.
3> In Curteggi di IL RICASOLI, a cura di Nobili e Canterani, voi. VII, Diari (1827-1859), Roma, fati tato storico italiano par l'età moderno e cootemporanoa, 1955, p. 97.
<) Op. <rfr p. IB9.
) le Istorie italiane dal 1846 al itì55t Voi. HI, Firenze. Le Mounier, 1859, p. 397, in A. GUEIIBIKIII, op. cit, pp, 193*194.