Rassegna storica del Risorgimento

GUERRAZZI FRANCESCO DOMENICO
anno <1970>   pagina <594>
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Enrico Berli
rettifica: non fu il Guerrazzi che convocò l'assemblea: egli vi intervenne (sembra in ritardo) accompagnalo dal Ministro degli Esteri Mordini e propose Farresto della Commissione . " Ed anche il doti. Venturucci, che il Guerrazzi dichiara uomo onorandissimo , così depose al processo: Mi rammento benissimo che il Guerrazzi, alzatosi in piedi, disse queste parole (alla Commis­sione Governativa che si era recata da lui): Signori, voi avete fatto una rivoluzione... ed io sarei capace di farvi arrestare tutti : anzi, siete tutti in or* resto. -' Senoncbé, lasciamo pure in un'ombra di dubbio se la minaccia di arresto fa fatta dal Guerrazzi o dal Pigli o da altri; certo è che puerile addi­rittura fu ciò che il Guerrazzi disse al processo per rifiutarne la paternità, e cioè: Ora questa intimazione non può esser vera perché me ne mancava la autorità (e perché, questo? Doveva forse egli stesso riconoscere la legittimità del colpo di stato?) e me ne mancava il potere .3) No, neppur questo; in quel* la particolare circostanza, li, in Palazzo Vecchio, non gli sarebbe mancato questo potere, salvo a vedere ciò che sarebbe successo dopo... Senoncbé poco dopo meliits re perpensa valutata cioè con spirito realistico la situazione che era venuta a crearsi, alla minaccia di arresto subentrò il tentativo di un compromesso, di venire a patti di buona guerra.
Non è certo il caso di entrar qui ad esaminare se ci fu, o non ci fu, e, nel primo caso, in quali termini si concretò un accordo fra il Guerrazzi ed il Cambray Digny; se tale accordo in merito ad una eventuale collaborazione del* l'assemblea, e del Guerrazzi in ispecie, con la Commissione Governativa era stato ratificato e poi disdetto da questa: sarebbe, questo, uno studio interes­sante, ma ci porterebbe fuori tema.
Certo è che queste trattative ma sarebbe molto più esatto dire le insi­stenze di alcuni membri dell'Assemblea Costituente, e soprattutto del Guer­razzi, per una collaborazione col Municipio, ci furono, ma fallirono. L'ultimo oratore, da parte dell'Assemblea, fu il deputato Venturucci il quale insiste perché si addivenisse ad un'intesa, ma quando vide ogni ragionamento tornar vano dice il Guerrazzi 4) esortò i signori del collegio a darsi cura perché ai deputati tutti ed a me fosse data amplissima abilità dì partirci sicuri in qua! parte meglio ci talentasse. La Commissione governativa ed il Municipio non solo assentirono; ma solennemente promisero osservare la proposta del dott. Venturucci e Gino Capponi, stretta la mano al dottore, lo lodò per la so­lerte umanità di averla fatta . Senonché... cium Romae consulitur, mentre cioè si stava discutendo fra Palazzo Vecchio e Palazzo Riccardi, in piazza... Cediamo ancora la parola al Guerrazzi: Mentre attendevamo la risposta per la parte del Municipio, ci venne riferito come una turba commossa già schia­mazzasse, dicendo vituperio all'Assemblea ed a me. Il col. Tonimi, sedendomi accanto, mi offriva condurmi seco lui nella vettura che l'aveva condotto e che lo aspettava a pie' dell'uscio del Palazzo in via dei Leoni; io lo ringraziai, ma non ricordo se la data fede di non partire allegassi. Il ministro Manganare poco dopo propose di andare per una carrozza di posta e trarmi di là, ed anche que*
i> Ibidem, pp. 385-386.
-> Apologia delia vita politica di f D. Guerrazzi, scrìtta da lui tcno, Firenze, Le Monnier, 1851, pp. 724*725. *) Apologia, p. 724. *) Apologia, p. 735.