Rassegna storica del Risorgimento

GUERRAZZI FRANCESCO DOMENICO
anno <1970>   pagina <595>
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/'. I). Guerrazzi nel 1849
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sta gentile esibizione venne da me rifiutata, fermo nel proponimento di osser­vare, come fra gente dabbene si costuma, la parola . Il Guerrazzi afferma, in­fatti 9 che aveva dato la sua parola al Cambray Digny di attendere in Palazzo una sua risposta, se cioè la Commissione consentiva di mandarlo a Livorno per ristabilir l'ordine (proprio Ini!) in quella riottosa città. Ammettiamo pure che proprio per questo egli rifiutasse la gentile e saggia offerta di evadere, in attesa della risposta del Cambray Digny; poco dopo, però, lo stesso Cambray Digny ed il Brocchi andarono a riferirgli le contrarie decisioni del Municipio; ma lui
e questo a noi riesce veramente inesplicabile, insiste perché almeno si ac­cettasse che l'assemblea emanasse un decreto redatto in questi puri e semplici termini: Aderisce all'operato del Municipio e si discioglie; ed insistè altresì
e certo soprattutto in questo - per esser mandato a Livorno, confortando il Conte [Cambray Digny] a pensare alle difficoltà che potrebbero sorgere da quella parte; ed egli alla presenza del Chiarini mi richiamò ad osservare la mia promessa di aspettarlo la sera, rinnovandomi la sua che il Municipio e la Commissione mi avrebbero fatto partire munito delle domandate facoltà, per treno speciale . -> Ora, che questo Cambray Digny di cui il Guerrazzi fa la sua testa di turco, fosse invece, fra i tanti del Municipio e della Commissione molo; ma che, essendo andato lì da lui, assieme al Brocchi, a riferirgli le deci-derato che fosse aggregato alla Commissione stessa, o quanto meno fosse man­dato come Commissario straordinario di polizia a Livorno, e che sino all'ultimo gli abbia promesso di insistere presso i suoi colleghi perché si aderisse almeno a munirlo di foglio di via non obbligatorio per la sua città natale, ammettia­molo; ma che, essendo andato li da lui, insieme al Brocchi, a riferirgli le deci­sioni del Municipio e in perfetto contrasto con queste gli avesse promesso che sarebbe slato fatto, partire per Livorno munito delle domandate facoltà , cioè dei pieni poteri per ristabilir l'ordine, è cosa che non si può ammettere se non ammettendo che, per una ragione o per l'altra, il Cambray Digny in quel momento non fosse compos sui... Ma non basta. Poco dopo aver ricevuto la sgradita visita dei due missi dominici mi comparvero innanzi è sempre il Guerrazzi che parla i Signori Abate Bulgarini e Capaccioli, incumbenzati dal Municipio e dalla Commissione Governativa a parteciparmi la giunta loro imminente e il desiderio che sgombrassi il Palazzo. H Sig. Bulgarini, per com­missione speciale del Conte Digny mi domandava DOVE egli avrebbe potuto rivedermi la sera... Dissi: mi sarei ritirato nelle mie stanze: attendere il Conte nella sera colà.9) Era dunque, questa, la lerza o quarta intimazione di sfratto da Palazzo Vecchio che il Guerrazzi si vedeva imporre; e a togliere ogni pos­sibile equivoco, infatti, il Bulgarini gli chiede dove il Digny avrebbe potuto rivederlo la sera... In qualsiasi luogo, dunque, tranne che in Palazzo Vec­chio dove invece, pervicacemente ed inspiegabilmente, il Guerrazzi si ostina a rimanere.
Ma c'è ancora di più.- È sempre lo stesso Guerrazzi che parla. Pariiron tutti - - egli dice - - da Palazzo Vecchio - - perché non io? Me aveva affidato di accoglienza e di asilo il Britanno Legalo; me ad ogni evento, col mezzo del suo segretario,, l'ambasciatore francese proferiva tutelare con bella gentilezza
ij Apologia, p. 734.
2) Apologia* pp. 735-736.
a) Apologia* p. 737.