Rassegna storica del Risorgimento

BEAUHARNAIS CARTE; BIBLIOTECA DELL'UNIVERSITA' DI PRINCETON CAR
anno <1970>   pagina <607>
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Gli Archivi Beauharnais
607
parando i manoscritti per farli fotografare e questo lavoro non è ancora finito. Solo alla fine dell'anno forse sapremo quando potrà essere completato .1)
La prima osservazione che si può fare intorno alla Collezione de Coppet è che non è del tutto completa (citiamo alcune lacune nella nota 2 di questo studio a p. 612, e aggiungiamo qni che al momento della vendita, nel 1929, le let­tere di Napoleone furono messe all'asta separatamente dal complesso dell'archi* vio). Si deve anche dire che una buona parte delle carte riguarda la amministra­zione delle proprietà tedesche del Viceré. Per fare un esempio, le buste 90-129. quasi un quarto del totale, trattano di questo argomento ed hanno solo interesse marginale per la storia italiana. Per contrasto i documenti italiani hanno valore inestimabile dopo la distruzione delle carte napoleoniche nel* FArcbivio di Stato di Milano. Si può sperare che l'archivio Beauharnais con* servato a Princeton possa riempire alcuni dei vuoti (e ne daremo notizia), che oggi esistono nella documentazione milanese per gli anni 1805-1814. II Nuovo Mondo parte alla riscossa del Vecchio Mondo! 2)
Per conoscere l'argomento della corrispondenza di Eugenio, è necessario scorrere tutte le buste. L'inventario provvisorio non è che una lista ad uso dei funzionari della biblioteca, che elenca lettere e rapporti sotto il nome del mittente e ne indica solo la data. Sono, soprattutto, carte ricevute dal prìncipe Eugenio, anche se vi sono alcune lettere o minute di lettere spedite.
Alcune curiosità. Nella Busta 19 sono conservate quattro lettere di Gioac­chino Murat al principe Eugenio dalla Russia. Una di queste, come ha notato ironicamente il prof. Palmer, forse in vista del sistema continentale, è scritta su carta da lettera, che in trasparenza rivela questo marchio di fabbrica: Lewis Sade / Hatton Court / Threadneedle Street / London.8)
Le 76 lettere di Fouché parlano quasi tutte del suo governatorato delle Province Illiriche e della ritirata francese del 1813. Palmer scrisse che do­vrebbero far luce sull'influenza delle idee francesi, occidentali e rivoluzionarie sulla regione semi-balcanica che costituiva le Province illiriche.4) Posso oggi dire che la ipotesi è esatta. E lo dimostrerò in un articolo, che spero di stendere presto, sull'abbandono della Dalmazia e sulla fine della egemonia francese in quelle regioni. L'argomento dei documenti è sempre soprattutto militare, ma non sono trascurati gli affari navali e marittimi, la finanza e le costruzioni... Vi è una profusione di rapporti statistici, alcuni anche molto det­tagliati. Sempre in argomento militare, per esempio, noi possiamo sapere dei vari reggimenti, età e mestiere dei soldati, durata del servizio, numero delle campagne, velocità di promozione, periodi di degenza in ospedali, ammontare del soldo . ) Cosi scriveva Palmer nel 1942, prima dei grandi bombardamenti sull'Italia. Se la memoria non m'inganna, nei registri che mi ha cortesemente fatto vedere il direttore dell'Archivio di Stato di Milano, prof. Alfio Rosario
*> Lettera a me di Mrs. Rondali.
") Parafrasi di una tratte pronunciata in Parlamento da Winston S. Churchill il 4 giugno 1940: c~.il Nuovo Mondo, con tutto il suo potore e la sua potenza, marcia alla riscossa e alla liberazione del Vecchio . Cmmcmix, The Life Trtumphanu in American Heritàge Mugaxine and United Press IntemudonaL, 1965, p. 91.
8) R. R. PALMJW, op. eli* p. 48.
*ì Ibidem, p. 49.
8) Ibidem.