Rassegna storica del Risorgimento

VECCHI GIOVANNI ; TOMMASEO NICCOL?
anno <1919>   pagina <644>
immagine non disponibile

P . Ùànemzzi
non cavalcatore, ina cavalcato, va come bestia restìa al Campidoglio non a forza di speroni, ma a suono di frusta. Quel ch'io pensi in­torno al governo temporale dei preti, Ella sa; ma vedere costoro con quel senno, e con quella coscienza, e quella risolutezza che mostrano, scusarsi al Papa di fargli visita in armi per restituire la sua dignità, dimostra come costoro siano costretti a ipocrita* mente illudere la nazione e l'Europa credente ed onesta fa appa­rire più rispettabile questo vecchio, al quale la vigorosa canzone di lei insulta non vigorosamente e non degnamente. Degno del suo valore poetico, e delle sue buone intenzioni era piuttosto insegnare a codesti dappoco la riverenza che deve ai caduti ogni anima ge­nerosa. I fatti tra poco giudicheranno. E perchè, io non ho nò prurito, né tempo, caro Signore 1, di contendere seco, vogliamoci bene in silenzio. Oreda alla stima cordiale del
27 settembre '70, Firenze.
suo dov.mo TOMMASEO
i Ricevuta la lettera del Tommaseo, il Vecchi [naturalmente tenne con tutti il segreto su! suo contenuto, ma quando, morto il Tommaseo, la produsse a stampa il Bianchi scrisse al Vecchi : Mi è venuto carissimo il volume e poco m'importa e m'interessa la lettera del Tommaseo. Se egli potesse ora alzare il capo dal sepolcro vedrebbe quante castronerie uscirono politicamente dalla sua penna .
Quintino Sella, che aveva avute le Poesie del Vecchi, a mezzo del Min-ghetti, alla sua volta il 16 febbraio 1881 da Roma scriveva al poeta una lettera in cui è detto fra l'altro: ... intendo esprimere un franco elogio sulla fermezza del suo liberalismo moderato e dei sentimenti patriottici che traspi-rono da ogni carme che lessi.
La ringrazio di avermi data occasione di conóscere un giudizio di Tom­maseo sul mio conto, la cui severità è sorpassata soltanto dalla villania. Ma visto come tratta nella stessa lettera li Cavour e quella qualche altra persona che doveva fare una figura ridicola in Campidoglio, me ne consolo del tutto per conto mio. Solo veggo con lei sino a qual punto la passione politica possa turbare i più splendidi ingegni .
Avverto che l'originale della lettera ultima del Tommaseo, non figura fra gli autografi, da me racimolati fra sacchi di carta destinata ad esser distrutti: dove esso sia finito non so : io mi sono valso della copia fatta dal Vecchi per l'editore del suo volume. (g- e.)