Rassegna storica del Risorgimento

BEAUHARNAIS CARTE; BIBLIOTECA DELL'UNIVERSITA' DI PRINCETON CAR
anno <1970>   pagina <625>
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Libri e periodici 625
di una citazione in più o in meno nella nota bibliografica. Qnel che veramente salta agli occhi, e lascia scoraggiati, è il disinteresse dimostrato dall'autore, lungo l'intero corso dell'opera, per lutti i grandi problemi della storia italiana, che in una biografia di Crispi avrebbero dovuto necessariamente balzare in primo piano.
Ma in fin dei conti, sarebbe ingiusto far colpa a Grillandi di tutte le deficiente cosi evidenti nella sua pur volonterosa fatica. Che cosa c'entrava egli, diciamolo fran­camente, con Francesco Crispi? Storici, o biografi, non ci si improvvisa. E come risolta dal risvolto della sovracoperta del volume, Grillandi si era per l'iunanzi distìnto come narratore e poeta, più di una volta ritenuto degno di premi letterari. Non resta quindi che domandarsi, come il molieriano Géronte: Mais qua diable allottai /tre catte galère? .
ALBERTO AQUARONE
GIUSEPPE TALAMO, La formazione politica di Agostino Depretis (L'età del Risorgi­mento, ?);; Milano, Giuffrè, 1970, in 8", pp. 246. L. 2.400.
Abituati come siamo a esaminare e a valutare le figure politiche del passato per i periodi più significativi ed importanti (e meno pel periodo di formazione pò-litica), non possiamo che guardare con effettivo interesse ogni tipo di studio che, oltre i valori di fondo di una personalità politica e le epoche più importanti della sua atti vita, cerchi di cogliere quasi il preludio, i primordi dell'attività medesima, i caratteri più distinti nei primi decenni di vita, di pensiero e di azione, prima che questa po­litica personalità si esprima compiutamente. Il che è possibile ricercare, individuando per un verso il nesso che collega i singoli individui al ceto, alla classe sociale a cui appartengono, alle strutture economiche, alle idee prevalenti o più diffuse, alla opinione pubblica del tempo ecc., e per l'altro raccogliendo il maggior numero di elementi per intendere il sottofondo familiare, culturale, sociale, ecc., al fine di situare le singole figure in un contesto ideologico e sociale ben definito. Fondato sulle Carte Depreda e su altri documenti d'archivio di varia natura e provenienza, il saggio del Talamo si presenta come una delineazione, assai utile, della figura di Agostino Depretis per il periodo della formazione politica, della prima attività parlamentare o pubblicistica subalpina; il saggio, però, se colloca il Depretis sullo sfondo del ceto possidente del tempo e precisa il carattere dell'attività amministrativa (privata e pubblica) e la portata effettiva degli interventi compinti in sede politica, non ci illumina tuttavia su altri aspetti della sua vita prima del '48: studi, letture, amicizie, legami e contatti politici col mondo lombardo e piemontese, e lascia scoperta, per questo lato, un'area di possibili ricerche, che (se esistono i documenti) permetterebbero di integrare la interessante analisi, a vari livelli, compiuta dal Talamo; al quale ci permettiamo di rivolgere l'invito di continuare, anche per gli anni seguenti, lo scavo realizzato sul Depretis per gli anni fino al 1850-51.
Di particolare interesse infine la battaglia democratica > condotta dallo statista per la trasformazione in senso liberale del Regno Sardo, per l'effettiva applicazione dello statuto in ogni ordine, amministrativo e politico, dello Stato, per la sempre mag­giore partecipazione alla vita politica di più larghi strati della popolazione, secondo gli intendimenti espressi dai periodici democratici tra i quali è da annoverare, con caratteri peculiari, il Progresso. Gli interventi alla Camera, la discussione di prò* blemi finanziari dalle colonne dei giornali l'azione polidco-ammtnistrativa del Depratis in questi anni iniziali della sua vita politica danno la misura, assai presto, della sua personalità che, negli anni successivi all'opposizione o al governo, avrà modo di palesarsi compiutamente Ogni capitolo del lavoro è accompagnato da una silloge di documenti.
RENATO GIUSTI