Rassegna storica del Risorgimento

BEAUHARNAIS CARTE; BIBLIOTECA DELL'UNIVERSITA' DI PRINCETON CAR
anno <1970>   pagina <638>
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638 Libri e periodici
e le trasformazioni, le derivazioni o filiazioni che si Mono succedute a cominciare dalla vigilia, e fin oltre il termine della prima guerra.
Pertanto si vengono enumerando i Gruppi e le Compagnie coi nomi e grado dei relativi ufficiali, vengono ricordati gli impieghi a cui ogni reparto è stato chiamato, e sono segnalati i movimenti e le dislocazioni, sia lungo il fronte che nelle retrovie, con raggiunta del numero dei decorati e dei caduti, e qualche motivazione di ricom­pensa al valore, e quant'altro potrebbe essere raccolto e registrato non diremo da un furiere, ma da un aiutante maggiore, anzi da più aiutanti maggiori riuniti insieme,
E allora volendo riconoscere alla parola storia il diritto di intervento, noi diciamo che questo fascicolo contiene una preziosa ossatura per reggere una storia.
Ordine, precisione ed amore sono le qualifiche che convengono a questa dura e paziente operazione; qualche pagina per il suo contenuto e per la sua espressione schematica fa pensare a pagine analoghe appunto per la loro struttura e per lo stile, che incontriamo in certi volumi (ma qui 11 panorama è assai più vasto) pubblicati dal­l'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito.
Ed anche per questo la pubblicazione doveva essere segnalata.
PIERO ZAÌWA
LORENZO PEZZOTTI, Caporetto: il dito sulla piagai Padova, Liviana, 1968, in 8, pp 182. L. 1.400.
Ancora la solita piaga, ed ancora un altro dito.
Ma è un ufficiale medico che qui opera; e quindi quel dito diventa un'altra cosa, ed il titolo del libro gli si addice. Tanto più che quel medico è anche un buon italiano ed un buon soldato.
11 che appare con assoluta certezza sin dalle prime pagine nelle quali si avverte il procedere metodico di chi ha dimestichezza con la scienza, e lo scrupolo di osser­vare con attenzione, e l'assenza di diagnosi a priori, di tesi preconcette, e di vocazioni a difesa ed anche a requisitorie.
Si nota ancora, sin da principio e quasi in un armonioso crescendo, il chiaro illuminante balenio di intuizioni che sono i fiori dell'ingegno, fiori naturali: e che valgono ai fini della conoscenza e della convinzione più assai dei lunghi ragionamenti e delle studiate considerazioni a catena.
Di qui la particolare scioltezza e diciamolo pure bellezza dello stile, e quell'apparire naturale e vivo dei personaggi, ed il colore di cui si vestono gli avve­nimenti maggiori o minori che si susseguono ubbidendo ad un richiamo non subor­dinato a quella cronologia che in questo caso sarebbe pedanteria, ma tuttavia avve­nimenti collegali e quasi fusi, cosi da dare una conoscenza armonica del dramma in tutta la sua grandezza.
Testimone di tutto e di tutti, in ogni dove, direttamente e indirettamente è l'A. Anzi spessissimo più che testimone è un attore. Il suo e posto di medicazione cioè il bugigattolo, o la lana che non di rado fungeva da sala operatoria di prima linea egli l'ha portata dovunque a cominciare dal 1915. Il suo peregrinare non ha avuto riposo, e forse il percorso che più lo ha affaticalo spiritualmente è stato quello degli ultimi giorni di ottobre e dei primi giorni di novembre del 1917.
La piena dei ricordi rompe, da questo afflusso, gli argini, e diventa non lo sfogo - - ma la narrazione (prevalentemente episodica! proprio da quei giorni: quelli della piaga che ha fatto parlare di so allora, e che tanto e troppo fa parlare di sé tuttora. L'ufficiule medico pluridecorato - - divenuto poscia non meno valoroso pri­mario od ora primario emerito - non ha colio l'occasione del Cinquantenario per aggiungere parole ai clamori, ina ha riesaminato, ha ricontrollato quella piaga per indicarne i limiti e la specifica natura, per risalire onestamente a quelle cause che sono piuttosto Munizioni del momento non disgiunte a situazioni precedenti, per legare insomma in una logica che non teme confutazione il fatto di Caporetto ai fatti :.p: ripetiamo - - a situazioni ohe precedettero ed a quelle che accompagnarono e òhe seguirono. E questa è storia.