Rassegna storica del Risorgimento
BATTAGLIA FELICE
anno
<
1919
>
pagina
<
648
>
?*? D. Spadoni
del m.se Alessandro Especo (il Commissario di Polizia) e dei prete Battaglia, speoie d'originale pericoloso , novatore non solo in lìngua . Dotato da natura, scrive l'Orioli, d'una di quelle teste vulcaniche, di quelle anime di ferro, a cui 1 mondo cosi come sta non garba, era malcontento d' ogni cosa ohe gli era intorno, e innanzi a tutto del Governo. Con me faceva il semi-liberale: in. fatto
era papista mascherato Costui mi stava addosso per involgermi
in una congiura anti-napoleonica, facendomi capire ch'era in istretta relazione con inglesi e con altrij; .che aveva a sua posta legioni di villani; che non gli mancava una stamperia clandestina da stampar proclami incendiari, ecc. ecc. Scopersi che parte del denaro andava dandolo un Adorno ex-gesuita2. Io sinceramente attaccato alla causa francese, perchè stimavala utile anche all' Italia, mi schivai con prudenza . Veramente qui il futuro rivoluzionario del '31 e papista del '49 afferma inesattezze ed ha strane amnesie, mentre più precisa memoria dei particolari ha in proposito il Battaglia, come lo dimostra ad es. la seguente lettera che si trova in Roma nell'incartamento processuale Battaglia del 1813, da noi consultato:
Viterbo, 15 dicembre.
H Commissario di Polizia di Viterbo.
Al sig. Direttore Generale di Polizia nel Governo genie di Roma.
Il Proc. Imp. a Viterbo mi ha questa istessa mattina avvertito che per suo ordine andava ad arrestarvi in Perugia il sig. Orioli, prof, di Fisica in quella città, come complice del prete D. Felice Battaglia. Io, memore di quanto questo giovane attaccatissimo al Governo Francese mi ha rivelato fin dal mese di luglio dell'anno 1812, che non mancai di communicare a V. S. Hl.ma con mia del 18 luglio 1812 n. 934 di cui copia le compiego, non posso fare a meno di raccomandarlo vivamente facendoli riflettere che se questo giovane avesse avuto qualche mira di cooperare all'esecuzione del piano del Battaglia non avrebbe a me rivelato tutti i segreti del piano stesso, e non mi avrebbe indicato come complice il sig. Tartaro dal quale
A. LOMBROSO, Miscellanea Napoleonica 1895 (Roma, Modes e Mendel);
pag. 180-81. .
a Consalvo Adorno, ex gesuita spagnolo, colto e intraprendente, venuto in Italia dopo la soppressione dell'ordine, e stabilitosi a Viterbo dove mori il 18 marzo 1812 (SIONOBBLM: GM Viterbo dal 1789 al 1870, Viterbo, Marassi e Borghesi, 1915, Voi. I, pag. 274, nota 65.