Rassegna storica del Risorgimento

BEAUHARNAIS CARTE; BIBLIOTECA DELL'UNIVERSITA' DI PRINCETON CAR
anno <1970>   pagina <662>
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Vita dell'Istituto
PIACENZA. - Il giorno 8 febbraio 1970 è stato tenuto in Piacenza un Convegno di studio sul tema e Piacenza dorante il dominio napoleonico , inqua­drandolo nelle varie manifestazioni di carattere scientifico-storico per il centenario della nascita di Napoleone. Il Convegno si è svolto con la partecipazione degli studiosi piacentini, tatti soci del Comitato, e ba preso in esame specialmente la situazione politica locale, i riflessi economici e culturali, nell'ultimo quinquennio del settecento e nei primi quindici anni del secolo scorso.
I soci del Comitato si sono riuniti nel mese di luglio e hanno fissato un Con* vegno di studio, che verrà tenuto il 6 dicembre p. v~, per esporre i riflessi della unità dello Stato Italiano con Roma capitale eolia vita piacentina.
Giuseppe Salvatore Manfredi
POTENZA. Di scarso rilievo è stata l'attività svolta nel corrente anno dal Comitato di Potenza.
II numero dei 6oci è rimasto invariato.
Il nuovo Consiglio direttivo, eletto nell'assemblea dei soci tenuta a Potenza il 25 febbraio, ba promosso numerose manifestazioni culturali nella nostra re* gione.
Il segretario del Comitato, prof. Oreste Ettorre, ha tenuto un ciclo di confe­renze sulla partecipazione delle popolazioni lucane alle lotte risorgimentali e il 19 marzo, delegato dal presidente del Comitato, ba commemorato a Calvello i nove carbonari lucani giustiziati in quel centro abitato all'alba del 13 marzo 1822.
Delegato dal presidente del Comitato, il socio doti. Gerardo Salinari, il 19 aprile, ha tenuto il discorso ufficiale in occasione dello scoprimento del monumento ai Caduti in Ruoti. Lo stesso dott. Salinari ha tenuto una serie di conferenze sul Risorgimento lucano.
A Potenza il presidente del Comitato ba tenuto una conversazione al Lions Club sulla attività dei patrioti lucani nell'agosto del 1860. Lo stesso presidente, il 24 aprile, su invito dell'Amministrazione Comunale dì Muterà, ha commemorato in quella città la ricorrenza del 25 aprile.
Per mancanza di fondi non è stato ancora possibile concretizzare un programma per il centenario della conquista di Roma.
Tommaso Pedìo
SALERNO. Un bilancio purtroppo magro, quello che segue, e non per il numero dei soci tenutosi anzi a ragguardevole altezza, anche se ha dovuto lamen­tare previste fughe di elementi inopportunamente entrati a far parte di un ente culturale di cui hanno in fondo ignorato l'essenza e le finalità, ma per l'indif­ferenza con la quale ho visto accolte le mie iniziative proprio da coloro cui mag­giormente si dirigeva la mia fiducia. In realtà hanno giocato a sfavore due compo­nenti: 1) la lunga stasi di un Comitato retto per decenni da irregolari della cui* tura, animati da lontane suggestioni di una superatissima storiografia agiografica o deviati da mentalità e impegni burocratici; 2) la crisi in cui si dibatte da tempo l'intero mondo della scuola, donde proviene la maggior parte dei soci del nostro Istituto.
Oggi il Comitato di Salerno conta n. 106 soci ordinari in regola con le quote, più 34 noci vitalizi, e dispone di un attivo di L. 244.245 sul c/c 12/13.662 in* testato al sottoscritto, nella sua qualità di Commissario straordinario. Si tratta dì un modesto capitale, col quale sarò in grado largamente di provvedere alle spese per reiezione del Consiglio Direttivo, che ho intenzione di indire prima del ter­mine del prossimo autunno, e ad alcune modeste iniziative (conferenze, gite cultu­rali, ecc. eco), ma che debbo ritenere ben lontano dalla possibilità di affrontare impegni più ambiziosi, come la pubblicazione di un volume di scritti sul quinquen­nio 1865*1870 nella provincia di Salerno.