Rassegna storica del Risorgimento

BATTAGLIA FELICE
anno <1919>   pagina <649>
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si sarebbe possuto (sic) sapere se egli era compromesso in questo af­fare, So che in seguito questo isfcesso giovane si è diretto anche per iscritto al sig. Proc. Imp. onde son persuaso che il Governo debba piut­tosto ringraziarlo che punirlo dei lumi somministratici sopra questo individuo che deve la sua carcerazione in Oorneto alle deposizioni di Orioli, e a quella del prete Paoletti domiciliato ms Oorneto. Se non temessi di offender 1' onoratezza di questo professore non manche­rei di farle riflettere, che per molti titoli lo riguardo come un affldè de la Police, essendo io debitore a lui di molti rapporti a V. S. Ill.ma sopra lo spirito pubblico di questo nostro Comune. "Vivo sicuro che Ella non vorrà farmi sfigurare in questa circostanza etc. .
A questa eloquente lettera era alligata la seguente copia di lettera scritta dal Commissario di Polizia di Viterbo al sig. Diret­tore gen.le di Polizia nel Governo generale di Roma :
Li 18 luglio 1812, n. 934. Sig. Direttore Generale,
Ho ricevuta la di Lei pregiatissima del 15 corrente. Relativamen­te al prete Battaglia non so cosa abbia operato il sig. Maire di Cor* neto. Io debbo però prevenirla, che per dei rapporti sicuri, che ricevo sopra questo individuo, egli è in corrispondenza con un certo sig. Tar­taro, Napoletano domiciliato in Roma. Imprudentemente il Battaglia dice, che per mezzo di questo individuo ha delle forti relazioni in Na­poli, dalle quali spera denaro ed ajuto onde eseguire il gran Piano della riunione di tutta 1" Italia sotto un solo Re Italiano. Questo Prete ha composto un gran libro manoscritto, che ritiene, credo presso di se, nel quale ha indicato i mezzi, onde venire al fine del suo progetto. Tre classi di persone desidera, che cooperino a questa impresa: Contadini, Nobiltà e Letterati. La Nobiltà spera di farla agire con la molla degli onori, e delle prime cariche presso Tima-ginato Re, che essendo Italiano non avrà alla sua Corte, che Si­gnori Italiani. I contadini dice, ohe già sono in moto e pronti al primo cenno dei Sacerdoti Cattolici, che li confessano. I letterati dovranno unirsi dal momento, che. i Capi Massoni sono a parte ;dl segreto. Io non so quanto peso si debba dare ai sogni di questo fanatico. E' bene però che ella, sig. Direttore Generale, sia a giorno delle idee di questo imbecille pertmrbatore della pubblica quiete. Dal mio operato per venire in cognizione di questi fatti potrà co­noscere se meriloì"i rimproveri che ricevo con sua stimat.ma dei 13 rapporto al non scoprimento delle satire etc. .