Rassegna storica del Risorgimento

BEAUHARNAIS CARTE; BIBLIOTECA DELL'UNIVERSITA' DI PRINCETON CAR
anno <1970>   pagina <677>
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Vita dell'Istituto
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PAVIA. - Il Presidente del nostro Comitato, aw. Augusto Vivami, 'ha cele­brato, il 13 settembre u.s., il centenario di Roma Capitale a G repello Cairo li, nel corso del convegno provinciale del Nastro Azzurro.
Nel quadro delle celebrazioni del centenario il nostro Comitato ha promosso, il 20 novembre, una conferenza dell'aw. Valdo Vadi sul e Processo Barsanti . Ne diamo il resoconto dalla Provincia Pavese del 22 novembre 1970.
Nel Salone dell'Archivio di Stato, nel suggestivo Chiostro di S. Maiolo, si è svolta l'attesa rievocazione del " Patatrac ", il moto mazziniano insorto e represso a Pavia cento anni fa.
Auspice il Comitato Pavese dell'Istituto per la Storia del Risorgimento ita­liano, attraverso la parola di un eminente giurista e storico, l'aw. Valdo Vadi.
Dopo le parole di saluto, grato e cordialissimo, del presidente aw. Vivant!, l'Oratore ha affrontato, con documentate notizie e riferimenti giuridici, il difficile ed appassionante tema de e II processo Barsanti .
Ricostruì, facendoli rivivere, gli episodi della sommossa tentata da mazziniani pavesi, col concorso di alcuni militari, la notte tra il 23 e 21 24 marzo 1870, pene­trandone le finalità, le incertezze, gli errori, le dolorose conseguenze. Un quadro particolarmente interessante per il concorso di tanti patrioti, i cui nomi correvano sulla bocca della gente, ma che mai furono rivelati
Giunse poi alla comparazione tra i dne procedimenti penali, quello di com­petenza del giudice ordinario, quello avocato a sé dal Tribunale militare. Su que­sta voluta scissione dei procedimenti, si batté allora la difesa, per riunire in un unico giudizio civili e militari, davanti alla Corte ordinaria; ma, anche a seguito del " non farsi luogo a procedere " emesso dalla Corte d'Appello, il dibattimento si svolse esclusivamente al Tribunale Militare. Cosi, respinta ogni incompatibilità, venne emessa hi sentenza che condannò per alto tradimento il Barsanti e nove altri militari latitanti, perché erano riparati in Svizzera. La sentenza venne eseguita.
L'oratore esaminò l'imputazione e la motivazione della condanna agli effetti del codice militare perché " l'alto tradimento''' suppone una connivenza col "" nemico e lo stato di guerra. Situazione ben diversa nel caso dibattuto e tragica­mente concluso.
A compendio dell'acuta esposizione del giudizio sul l'appassionante dramma che ebbe origine e svolgimento a Pavia, lo storico si pose il quesito: Mazzini auto­rizzò il moto, almeno in quella data e in quelle circostanze? Mazzini la mattina del 24 marzo passò da Pavia per raggiungere Varese: non si fermò. É da arguire che non fosse a conoscenza dell'episodio, altrimenti non sarebbe rimasto estraneo. Sono gli interrogativi della Storia, così avvincenti e drammatici, anche nelle pagine generose ed eroiche del Risorgimento Italiano.
Il folto ed eletto pubblico, che ha seguito la dotta ed appassionata rievocazione dell'avv. Vadi, gli ha tributato una calorosa ed insistente ovazione.
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ROMA. Sotto gif auspici della Associazione Italia-Israele con la collabora* zione del nostro Istituto ai è svolta il 10 dicembre una manifestazione: Risorgi­mento italiano e Risorgimento ebraico . Ne diamo il resoconto da 11 giornale d'Italia dell'I M2 dicembre 1970,
Numeroso pubblico era presente Ieri sera alla manifestazione commemorativa; " Risorgimento italiano e Risorgimento ebraico ", organizzata dall'associazione Italia* Israele al teatro Eliseo con la collaborazione dell'Istituto per la Storia del Risorgi­mento.
Presiedeva il vice presidente del Senato Caleffi, il quale dopo avere ricordato che la " piena partecipazione " degli ebrei alla vita nazionale italiana, e prima