Rassegna storica del Risorgimento

STATI PREUNITARI RELAZIONI CON GLI STATI UNITI D'AMERICA SEC. X
anno <1971>   pagina <3>
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FONTI E MEMORIE
LE PRIME RELAZIONI TRA GLI STATI UNITI D'AMERICA HBBB E GLI STATI ITALIANI DB -1
I* Durante la guerra d'indipendenza americana non mancarono relazioni tra alcune delle colonie insorte contro l'Inghilterra e alcuni degli Stati italiani, come il Napoletano, la Toscana e Genova.
1. Sulle relazioni 9 tra Napoli e l'America settentrionale, comprese le A n ti Ile, fino al 1784 ci dà qualche notizia l'abate Galiani in una con­sulta 2) che inviò al suo Governo il 24 ottobre di quell'anno per esprimere il proprio parere sulle richieste avanzate dai diplomatici statunitensi che, come vedremo, erano allora a Parigi incaricati di ottenere il riconoscimento da parte degli Stati europei della nuova Potenza e di stipulare con essi dei trattati di commercio e di amicizia. Scriveva in essa: v
Delle cinque o sei spedizioni che si sono fatte per le isole Antille da tre anni in qua ninna è riuscita, felice. Quella che ha perduto meno di tutte fa quella spedita dalle ragioni mercantili Liberati e Martini, la quale, mediante la mia vigilanza, come commissario per il patrimonio di Liberati, ha perduto il 15 sul capitale. Le altre han perduto il 20, il 30 e sino al 40 , e l'ultima, nella quale ha interesse il principe della Torella,3 si crede perduta in tutto per rimpuntualità del capitano, il quale si è restato in America. Godesti infe­lici tentativi hanno svogliato in lutto i nostri prudenti negozianti da tali spe­dizioni e solo qualche disperato o mezzo fallilo ne tenterà altre per ora. E pure il commercio con le Antille è infinitamente più sicuro che con la North America perché il tragitto è più corto e perché vi è un genere di sicuro smal­timento da portarsi da qua qual è il vino, e vi sono generi anche da riportare da là, cioè il cacao, il caffè, l'indaco, il zucchero, le canne d'India ed altri capi di merci. Per contrario dall'America settentrionale non si sa qual cosa di sicuro smaltimento abbiasi a portare e non vi è altro di sicuro da riportare della fronda di tabacco, che non è un genere molto ricco .
*) Su queste relazioni cfr. G. CASTELLANO, Relazioni internazionali e politica com­merciale estera del regno delle Due Sicilie nel secolo XVIll con particolare riguardo agli Stati Uniti d'America, in Archivi, serie II, XXHI, 1956, pp. 22 sgg.; e V. GIUBA, Rùssia, Stati Unità d'America e regno di Napoli nelVetà del Risorgimento, Napoli,
1967.
2) L'originale, posseduto dalla Biblioteca della Società Napoletana di storia patriu, nife. XXX.B.3, è stato pubblicato dal cit. CASTELLANO.
s) Giuseppe Caracciolo principe di Torella e duca di Lavello.