Rassegna storica del Risorgimento
STATI PREUNITARI RELAZIONI CON GLI STATI UNITI D'AMERICA SEC. X
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Ninn Cortese
trattamento uguale a quelle riservalo alle altre marine.1) L'Acton aveva subilo accettato le sue richieste a nome del re ed invitato gli Americani ad inviare delle navi nei porti napoletani e siciliani perché Ì commercianti dei regno fossero Invogliati a fare altrettanto pei porti americani.2' E quando tre giorni dopo il Brusii si era da lui Congedato e lo aveva avvertito che avrebbe riferito al Congresso le sue risposte,H* egli si era affrettato a ringraziarlo e ad esprimere l'augurio di una sollecita conclusione del trattato.'1' Cosi, avendo i commissari americani di Parigi rinnovato le loro richieste, l'Acton riuscì a farà affidare l'incarico delle trattative con l'obbligo di interpellare il Magistrato del Commercio,8J ed informò di tutto il Galiani, inviandogli anche copia del suo très clandestin carteggio con il Brusii ed avvertendolo che di tutto era pienamente consapevole il re. '
Ma il Galiani, nella sua risposta, non modificò quanto già aveva detto nelle sue precedenti consulte; e per di più negò al Pio la capacità di trattare un consimile affare.
Non trovo in don Luigi Pio né capacità né buona volontà di trattar simili cose. Mi pare impossibile che egli ne cavi le mani... Ha avuto colla lettera del dicembre 1784 riservata l'ordine di comunicar molte necessarie notizie, l'istruzione di ciò che doveva cercar di scoprire e di sapere, e il modo d'intavolar l'affare. Son passati otto mesi ed affatto non ha scritto né comunicato niente. Ha avuto due conferenze co' Commissari, e non partecipa niente a proposito di ciò, che con costoro abbia trattato. Solo si diverte a dirci che generi ci possono vendere gli Americani, notizia inutilissima, che si potea cavar da mille libri, e che mai non gioverà finché non si sappia a qual prezzo si
1) Ivi, Esteri f. 4210, lettera del Brnsh all'Adori, Napoli, 25 marzo 1785.
2) Ivi, lettera dell'Adori al Brusii, Napoli, 25 marzo 1785. 8) Ivi, lettera del Brusii all'Adori, Napoli, 28 marzo 1785. *) Ivi, lettera dell'Adori al Brusii, Napoli. 28 marzo 1785.
) Ivi, f. 4866, lettera del marchese della Sambuca all'Arto ir, Napoli, 24 agosto 1785: Avendo fino dal passato anno fatto premure i Commissari degli Stati Uniti d'America, residenti in Francia, di conchindere e stipulare un trattato di commercio con questa Corte, il re mi ordinò di sentire su tal assunto il consiglier Galiani, la di cui ragionata rappresentanza avendo io fatta presente a Sua Maestà ed essendosi la Maestà Sua uniformata al di Itti parere, in conformità del medesimo fu da me scritto al regio Incaricato degli Affari in Parigi e quindi in Ispagna, corno V.E, rileverà da le ingiunte carte. Avendo ora li detti Commissari Americani con nuove istanze sollecitato la conclusione di detto trattato come reciprocamente vantaggioso a1 due rispettivi Stati e nazioni, mi ha imposto il Re di rimettere a V.E. originalmente tutti li materiali relativi all'assunto, descritti nell'ingiusta nota, affinché senta il parere del Magistrato del Commercio e quindi faccia il lutto presente alla Maestà Sua per la Sua sovrana risoluzione. Il giorno prima, 23, rispondendo alla sua del 26 luglio il marchese della Sambuca aveva avvertito il Pio che, d'ordine del Re , il Magistrato del Commercio era stato incaricato di esaminare le richieste americane, e che a suo tempo sarebbe stato informato della risoluzióne del sovrano .
6) Ivi, f. 4210, lettera delTActon al Galiani, Napoli, 29 agosto 1785.