Rassegna storica del Risorgimento
STATI PREUNITARI RELAZIONI CON GLI STATI UNITI D'AMERICA SEC. X
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1971
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Stati Uniti e Stati italiani
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Ma se nel regno non mancavano rappresentanti consolari americani, L> non ve n'erano di napoletani negli Stati Uniti. -> E nei porti di quegli Stati non era ancora apparsa la bandiera napoletana.
2. Del 30 settembre 1784 è l'invito che i diplomatici americani inviarono da Parigi a Francesco Favi, incaricato di affari toscano, perché preparasse il testo di un trattato di amicizia e commercio con gli Stati Uniti e lo inviasse per la sua ratifica al Congresso. H Granduca accolse favorevolmente la proposta, ma volle che il progetto partisse dal Governo americano. Contemporaneamente richiesto del suo parere, il controllore fiscale Fierallmi il seguente 26 novembre rispose essere opportuno che il Favi informasse subito i diplomatici statunitensi <c che la Toscana non poteva concedere ai loro compatrioti nel libero porto di Livorno più di quanto accordava a tutte le altre nazioni amiche , e che dovevano essere accordati alla Toscana gli stessi privilegi nei porti degli Stati Uniti. Nel dicembre 1784, inviando al Favi il testo del trattato, che erano pronti a firmare, i tre commissari americani espressero la speranza che il trattato fosse fondato su quei ce princìpi di equità che sono le più solide basi di Ogni trattato e atti a promuovere gli interessi dell'umanità in genere . Nel tempo stesso i commissari americani ce si dissero pronti a esaminare gli emendamenti che il Governo toscano avesse ritenuto opportuno proporre, essendo essi concordi nell'adattarlo perfettamente agli interessi del commercio e del benessere delle due nazioni . Trasmettendo al suo ministro tale progetto il Favi il seguente 27 dicembre dichiarò <c che, avendo preavvisato i commissari americani che la Toscana non poteva concedere ai cittadini degli Stati Uniti più di quanto concedeva nel porto di Livorno ad altre nazioni amiche, essi avevano risposto che non desideravano di più e che la Toscana avrebbe goduto degli stessi privilegi nei porti degli Stati Uniti . 11 17 gennaio 1785 il ministro degli Esteri toscano presentò al conte Federico Barbolani di Montanto, governatore di Livorno, il testo del trattato nella redazione americana. E di questo si conserva copia nell'Archivio di Stato di Firenze con numerose correzioni ed aggiunte, delle quali non sappiamo l'autore, ma che potrebbero essere dello stesso Barbolani. 8)
Nell'introduzione del testo americano si diceva:
Le Parti essendo determinate di fissare in una maniera permanente ed equitativa le regole da osservarsi nel commercio che esse desiderano di atabi-
1) Anche Palermo ebbe un console americano per la Sicilia il 10 febbraio 1802. Gfr. H. R. MARRABO, Relazioni fra F Italia e gli Stati Uniti cìt., p. 11.
2) AS.N., Esteri, f. 4638.
3) Ardi, di Stato di Firenze, Esteri, busta 930. Ne devo copia al caro prof. Giuseppe Pausili!, che ringrazio cordialmente.