Rassegna storica del Risorgimento

BATTAGLIA FELICE
anno <1919>   pagina <656>
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Q66 -D. Spadoni
taglia fu solo ritenuto organo principale delPaffissione. Dall'ac­coglienza fatta a quel proclama e più ancora da un giro intrapre­so alla fine del settembre nei paesi del Viterbese e della Sabina per iscandagliare il terreno e ordir le fila della sua congiura, il Battaglia credette aver conoscinto l'inclinazione dei popoli a pren der 1' armi . Ma un giorno, a Canino, prevenuto che lo si voleva arrestare, egli scampò con la fuga, e verso il 22 o 23 d'ottobre, giunto a Grotte S. Stefano, per mezzo di un prete connivente potè trovar nascondiglio presso una vedova. Di là di, tanto in tan­to, segretamente, faceva delle sfuggite nei paesi circonvicini. Alle Grotte scrisse nel suo caratteristico stile rozzo, enfatico, ma non senza una naturai eloquenza, altri quattro proclami rivoluzionari a nome di una sedicente Lega italiana, imprimendoli alla volante con la sua stamperia portatile e circa l'ii novembre li affisse e dira­mò per l'affissione a Viterbo e n altri paesi della Teverina e della Sabina. I quattro proclami, di cui in processo abbiamo tro­vato copia, erano del seguente tenore:
I
Una gran Lega d1 Italiani onesti, affidata al favo-re divino, e ad altri grandi ajuti viene a mostrare la sua forza contro la Tiran­nia Francese agonizzante, per salute, di tutta V Italia. Niuno dunque la creda orda di ladri, o s'eivcclii;- e tutti ci s'uniscano. Coscritti, e Militari nostri, fuggite i vostri Manigoldi, cui servite per forza, con molto stento, morte certa, fame grande, infamia somma; unitevi alla Lega, che vi porta a poco incomodo, a meno pericolo, a soldo ricco, e a massimo onore. Ogni soldato ogni giorno pane lib. due; vino un mezzo; carne oncie 8; zuppa onde 4; soldo baj 10; agli Officiali trat­ta/mento lauto .
n.
Giacché Napoleone dopo la promessa M fare tutti gV Italiani un popolo indipendente, ci fece tutti schiavi della Francia, facciamoci tali da noi. Ne ave/no il diritto, c'è necessario, c'è-.facile, non essendo Francesi, né potendo venire altri armati fra noi; avemo due Armate
il disprezzo, mentre la parte sana disprezzava quello stampato Probabil­mente però fu questo manifesto agli Italiani che provocò il bando 20 otto­bre 1813, n. 176, che prometteva fc. 1200 a chi ne avesse scoperto l'autore
SjfflSOBELLI, Op- CU., Voi. I.