Rassegna storica del Risorgimento

PIANCIANI LUIGI
anno <1971>   pagina <48>
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UN SOCIALISTA DEL RISORGIMENTO: LUIGI PIANCIANI
Tra le poche voci del Risorgimento levatesi a sostenere la necessità di affian­care alla rivoluzione politica un vasto rinnovamento nel campo sociale, occupa un posto notevole quella di Luigi Pianciani.
Nato da una delle famiglie più sinceramente papaline dell'aristocrazia um­bra (suo padre era prefetto della polizia pontificia) e cresciuto alla scuola dei gesuiti, non esitò a simpatizzare per la causa liberale. Ma se all'inizio plaudì con entusiasmo al programma neoguelio, i drammatici eventi quarantotteschi e la sua personale esperienza di rappresentante del popolo nella Repubblica Ro­mana, lo avvicinarono sempre più alle idee mazziniane. E di Mazzini divenne durante l'esilio un fedele collaboratore.
Le indagini sinora condotte su Pianciani sono state rivolte a metterne in luce il passato mazziniano, che è ora largamente noto grazie agli studi di Ar­mando Lo ti oli ni e di Maria Monachesi. l)
Non esiste invece uno studio completo sulle sue posizioni socialistiche segna­late da Miiller Lehning e riprese dal Della Perula che ha ritrovato e studiato il carteggio del patriota spoletino con l'esule russo Herzen. a) Sarebbe perciò auspicabile un maggior interessamento da parte degli studiosi al pensiero sociale di questo mazziniano che, se non tra i più grandi, fu certo una figura notevole del nostro Risorgimento.
A tale scopo ci sembra doveroso sottolineare l'importanza di una opera sul socialismo scritta dal Nostro tra il l852-'53, durante il suo esilio londinese e rimasta inedita. Si tratta di un voluminoso manoscritto, conservato presso l'Ar­chivio di Stato di Roma con le numerose altre carte del patriota, che, per quanto incompleto, offre, a nostro avviso, l'espressione più genuina del suo pensiero sociale. Nella prima delle tre parti in cui l'opera è divisa, l'autore discute ani­matamente problemi inerenti il socialismo e la rivoluzione (donde il titolo: Della Rivoluzione >); nelle altre fa un'esposizione a volte chiara, ma più spesso stentata della filosofia socialista, prendendo in esame le teorie di Fourier ed Owen, Blanc e Proudhon, Vidal e Girardin.
Veramente Pianciani non era alla sua prima esperienza di scrittore. Sin dai suoi primi anni d'esilio lavorava alla stesura di un'opera sulla storia del Papato
!) ARMANDO LODOLINI, Note biografiche su L. Pianciani. L. Pianciani e il più grosso esercito mazziniano del Risorgimento, estr. da Patto nazionale, a. VI (1927), un. 10-12, pp. 16. MARIA MONACHESI, Italiani in esilia, in Ad Alessandro Lazio, gli Archivi di Stato italiani, Firenze, Le Monnier, 1933, voi. Il, pp. 197-216.
?) ARTHUR MULLERR LEHNING, Buonarroti'S tdeas on Communism and Dictatorship, in International Reuiew of Social History, a. I (1956), p. 112. FRANCO DELLA PERUTA, / democratici ed il problema della rivoluzione italiana dal 1848 al 1852, in Movimento operaio, a. VII (1955), pp. 90-116. FRANCO DELLA PERUTA, / democratici e la rivoluzione italiana. Dibattiti ideali e contrasti politici aWlndomani del '48, Milano, Feltrinelli, 1958. Nel libro, corredato da unii vasta documentazione, si parla di uomini e pro­blemi del socialismo risorgimentale negli anni che vanno dal '48 all'unità dltalia.