Rassegna storica del Risorgimento
MOVIMENTO CATTOLICO BERGAMO (PROVINCIA) 1904-1913; NON EXPEDIT
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E commossi, com'era commosso il Pontefice ricevettero la benedizione ed esultanti lasciarono il Vaticano .
Il Snardi ebbe nel contempo un incontro con il card. Antonio Agliardi che invano era intervenuto col Bonomelli presso Pio X; ma nel frattempo i giornali smentivano che il Papa avesse tolto il non expedit. Fu allora che Verni' nenie porporato bergamasco sì fece ricevere dal Pontefice:
Voglia, Padre Santo, dirne se è ancora il Papa di ier l'altro fiera, quando parlò coi miei bergamaschi, o se è un altro Papa. Lessi una smentita a tutto quanto coi bergamaschi sarebbe stato delio.
Ho detto che facessero quello che dettava la loro coscienza. Ne ero sicuro, Beatissimo Padre, e grazie al Cielo.
Fece predisporre un articolo, che apparve subito in un giornale romano, dove si affermava che del pensiero del Papa per le prossime elezioni politiche erano depositari Pavv. Bonomi e il prof. Rezzara. Le organizzazioni cattoliche si rivolgessero a loro.
Fu così che le elezioni si conclusero, assicurando il mantenimento delle forze moderate in Parlamento, alle quali si erano aggiunte, sia pure simbolica* mente, quelle cattoliche; tre cattolici, infatti, entravano nella Camera e tra questi, col Corneggia Medici di Milano dopo una appassionante lotta condotta a Treviglio contro il vice-gran Maestro della Massoneria Adolfo Engel - Agostino Cameroni, che non avrebbe mancato di efficacemente attaccare alcuni anni dopo gli uomini delle Logge massoniche in un discorso a Montecitorio, nel quale tra l'altro diceva : Vi fu una setta, che attraverso il sogno radioso del Risorgi mento nazionale, questo pensò e questo volle soprattutto: sradicare la religione dall'Italia Vi fu una setta che, nella caduta del potere temporale, nell'unità della Patria, vide il primo passo all'assalto verso la Chiesa... Ma questa setta, on.le B assolati, non rappresenta il popolo: non può arrogarsi il diritto di rappresentarlo, mentre l'offende nei suoi più cari sentimenti e nelle più sante tradizioni... . x>
Ma più della combattività di questi primi parlamentari democristiani italiani interessa penetrare le vere ragioni della mossa pontificia che per un quindicennio, cioè fino al sorgere del P.P.I. (1919), segnò la linea da seguirsi dai cattolici organizzati sul piano politico, linea che è stata chiaramente riassunta così:
non pensare per il momento a costituirsi in forza politica autonoma;
*) ALFREDO NOTA, Sessunt'anni di eloquenza parlamentare in Italia (' 18484908), Modena, Formiggim", 1912, voi. II (18604903), pp. 573-5.79. Il discorso del Cameroni fu tenuto il 18 febbraio 1908. Gli rispose tre giorni dopo Ferdinando Martini, interrotto dal Coraaggia Medici e dal Cameroni stesso; applaudito invece dalla sinistra e dalla tribuna stampa. La risonanza della attività parlamentare del Cameroni non fu indifferente, se egli è inserito < caricaturato nel volume? Conte li. ho visti. Ritratti di con' temporanei disegnati da C. McsACCHto, prefazione di Diego Angeli, Roma, Edizioni Musacchio, 1913*1914, Tavola XXV, che porta la seguente leggenda: L'attività di Agostino Cameroni è duplice 5 artistica e parlamentare. Chi lo conosce da molti anni sa che quando non militava in politica portò a compimento un bel sogno d'arte < Il Salone Perosl a Milano, che purtroppo non ebbe vita prospera per le difficoltà che incontrano tutte le iniziative artistiche. Poi Agostino Cameroni si gettò nel vortice della politica e fa eletto Deputato di Treviglio. È combattente gagliardo ed efficace; oratore forte ed arguto .