Rassegna storica del Risorgimento

MOVIMENTO CATTOLICO BERGAMO (PROVINCIA) 1904-1913; NON EXPEDIT
anno <1971>   pagina <63>
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/ cattolici bergamaschi 63
uno dei più vigorosi rappresentanti del foro milanese, ove operò in fraterna collaborazione con Filippo Meda, benché non tralasciasse mai di coltivare in sieme le arti predilette: la poesia e la musica, verso le quali egli si era indi* rizzato fin dalla giovinezza. Scrisse tra l'altro il libretto del Mosè e Il Natale del Redentore per il maestro Porosi.
Confondatore col Meda del Corriere della Domenica, amico e collabora tore del Rezzara a Bergamo e a Treviglio di mons. Ambrogio Portaluppi, noto per le sue idee di avanzata socialità, egli fu anche per pareccbi anni membro del Consiglio comunale di Treviglio, che dal 1893 rappresentò nel Consiglio pro­vinciale, del quale nel 1909 divenne segretario. Egli assommava perciò in sé non solo doti non comuni di cultura e di oratoria, ma anche di abilità ammini­strativa, di saggezza politica, di alta sensibilità religiosa, oltre che patriottica, essendo egli discendente per via del padre Francesco da quell'abate Carlo Came­rotti, che fu in Piemonte presidente dell'emigrazione italiana e nipote, per via della madre Barbara Nazari Scagliapesce, di quel Giovan Battista Nazari, poi senatore, che nel 1847 indirizzò alle autorità austrìache del Lombardo Veneto la famosa mozione . *)
Può essere utile rievocare brevemente la lotta Cameroni-Engel, come raro esempio dei modi coi quali si conducevano in quel tempo gli scontri tra i più eminenti rappresentanti del clericalismo e del laicismo italiano.
Il Cameroni impostò la sua battaglia elettorale col proposito di schiacciare la massoneria che, perseguitando "tutto ciò che sapeva di sacro nel nostro paese, aveva scavato un abisso tra l'Italia e la Chiesa ed insieme aveva rotti i natu­rali argini, che avrebbero dovuto contenere gli sfrenati appetiti della classe padronale da una parte e la passionalità rivoluzionaria del proletariato dall'altra. La setta massonica, che si giova delle sue segrete influenze, che intriga e briga per le aule dei tribunali come dei ministeri, per le caserme come per le banche, dovunque è necessario ai suoi scopi. Tutta una rete nascosta che si tende sotto i piedi dei cittadini indipendenti: tutta una nazione, tutto uno Stato che vive celato ed inafferrabile, sotto la Nazione e lo Stato ufficiale....
Quanto all'avversario che egli aveva di fronte, l'ing. Adolfo Engel, egli era
1) PAOLO BONOMI, Commemorazione dell'on. aw. prof, comm. Agostino Cameroni Segretario del Consiglio Provinciale di Bergamo (13 settembre 1920), Bergamo, Bolis, 1920. A. CAMERONI, In Memoriam, Milano, G. Morinino e C. s.d. con scritti di Carlo Rossi (è il fratello di Giovanni, fondatore della Pro Civitate Christiana), di Filippo Meda e di Filippo Crispolti. Va qui notato anche l'apporto alla vittoria cattolica di mons. Ambrogio Portaluppi (1863-1923), giunto a Treviglio proprio Panno in cui inco­minciò ad operarvi lo Engel (1890) e nel 1912 succeduto a mons. Alessio Nazari Sca­gliapesce, -figlio del più famoso Giovambattista Nazari Scagliapesce. Il Portulupi, dot­tore in filosofia e teologia, fu anche assai abile nelle opere concrete della più avan­zata socialità cristiana: il 30 dicembre 1893 fondò la Cassa Rurale (ora Cassa Rurale e Artigiana), seconda nella provincia dopo In Cassa Rurale Leone XIII di Martinengo (19 febbraio 1893); quindi l'Unione Rurale, l'Unione Operaia e la Cooperativa Probi Contadini di Castelcerreto delle Battaglie. Con lui le forze cattoliche escono da una specie di blanda difensiva e passano nel Trevigliese ad una lotta a volte anche accesa. Si delineano pure orientamenti otiti-orobici e filo-milanesi : si parla di < Republic-ebetta Trevigliese > ed il bollettino // Comizio si fa sostenitore di una separazioni; di Treviglio da Bergamo. I cattolici prevalsero in Treviglio anche in sede amministrativa dal 1905 a tutto il 1911. Vedasi: TULLIO e ILDEBRANDO SA NTAKI UMANA, Storia di Trevi* glio, Bergamo, Bolis, 1965, pp. 523-533.